Viaggi all’estero, nuova stretta: ora 2 tamponi e quarantena di 5 giorni

Pubblicato il 30 Marzo 2021 alle 12:43 Autore: Claudio Garau
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Viaggi all’estero, nuova stretta: ora 2 tamponi e quarantena di 5 giorni

Con l’approssimarsi delle festività pasquali, il tema dei (possibili) viaggi all’estero, risalta in modo particolare. Proprio ieri, interpellato dagli organi di informazioni, Luigi di Maio – titolare della Farnesina – si è espresso sulla questione viaggi all’interno dell’Ue in era Coronavirus “Quello che noi abbiamo chiesto è rimanere a casa e non spostarsi, chi va all’estero e rientra deve fare un tampone all’andata e al ritorno, rientra nelle regole della mobilità europea. Ma non stiamo assolutamente consigliando ai cittadini di andare all’estero, anzi sconsigliamo di spostarsi perché siamo in una fase difficile“. Insomma, parole piuttosto chiare, che fanno capire immediatamente il punto di vista del Ministro degli Esteri sulla questione degli spostamenti oltre i confini nazionali, anche e soprattutto in questo delicatissimo periodo.

E intanto il Ministro della Salute Roberto Speranza sarebbe prossimo alla firma di una ordinanza ad hoc, che sancisce la stretta anche sui viaggi in Europa, per impedire la fuga dei turisti italiani, proprio in concomitanza con il periodo delle vacanze di Pasqua. Vediamo più nel dettaglio quali sono le ultime novità in tema di viaggi all’estero.

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Viaggi all’estero: la situazione odierna e le novità in arrivo

Proprio in tema di viaggi all’estero, va rimarcato che finora le regole vigenti hanno imposto l’obbligo di tampone per i turisti al rientro da mete continentali. Ora – come appena anticipato – in arrivo la stretta sui viaggi nel nostro continente: infatti il significativo contenuto della citata ordinanza vicina alla firma prevede, per arrivi e rientri da Paesi UE, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e secondo tampone alla fine dei 5 giorni. Si tratta di ulteriori misure restrittive, che ben si comprendono in considerazione della recrudescenza della pandemia, tramite le varianti del coronavirus, e in considerazione della non veloce campagna di vaccinazione, anche in Italia.

Da notare, inoltre, che la quarantena è già prefissata per tutti i Paesi extra UE. Il provvedimento del Ministero della Salute arriva proprio ora, ossia in prossimità delle feste del periodo pasquale. Ben si comprende ciò, se pensiamo che la finalità delle autorità è proprio quella di evitare possibili scriteriate fughe di massa, verso le mete europee, approfittando dei giorni di festa e proprio ora in cui è raccomandata la massima cautela.

Sul tema degli spostamenti entro e oltre i confini nazionali, non lasciano sorpresi le parole del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che aveva fatto notare come fosse vietato spostarsi tra le nostre regioni ma fosse invece consentito andare all’estero, anche soltanto per ragioni turistiche. Una contrapposizione evidente, cui urge trovare una soluzione.

Anzi, la necessità di un’ordinanza ad hoc è particolarmente sentita, in questo periodo, se consideriamo che la lista di Paesi verso cui è possibile partire non è breve, e comprende mete come Grecia e Portogallo.

Più restrizioni, ma non mancano le polemiche

Con l’imminente ordinanza del Ministero della Salute sullo specifico tema dei viaggi all’estero in questo periodo, la differenza rileva in maniera significativa: infatti, fino ad oggi la legge disponeva soltanto l’obbligo di avere un tampone negativo, effettuato nel tempo massimo di 72 ore prima del ritorno in patria da mete continentali, mentre al ritorno da altre destinazioni – come ad esempio USA e GB – sussisteva già il dovere della quarantena fiduciaria per un lasso di tempo pari a 14 giorni. In un contesto come questo, la Spagna ha rappresentato finora una località assai gettonata non soltanto da turisti italiani, ma anche di altri paesi UE: la terra iberica è stata infatti finora luogo ideale per evadere dalle restrizioni locali.

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La novità dunque è che con l’imminente ordinanza del Ministero della Salute, è in pratica attuata una stretta ai viaggi all’estero in questo periodo. Due tamponi e non più uno, saranno obbligatori: il secondo test sarà da svolgersi almeno 5 giorni dopo il rientro in Italia. In detto periodo, inoltre, varrà l’obbligo di quarantena.

Ovviamente non sono mancate e non mancano le polemiche nei confronti dell’orientamento del Governo, che comunque non vieterebbe, di fatto, i viaggi all’estero per le feste pasquali, anche partendo da una località in zona rossa.

Stefano Bonaccini, Governatore dell’Emilia Romagna ha parlato apertamente di anomalia, con riferimento all’attuale situazione, per la quale ai cittadini italiani è comunque permesso di andare liberamente in aeroporto, per prendere un aereo diretto in qualche meta turistica fuori dall’Italia. C’è chi, tra gli albergatori, ha fatto poi notare le possibili problematiche dei contagi di ritorno: e tutto ciò in un momento in cui gli operatori turistici italiani sono costretti a chiusure e sacrifici di vario tipo, da più di un anno. Insomma, gli operatori turistici non ci stanno e chiedono al Governo di intervenire ulteriormente. Ma il tempo stringe e non è affatto detto che i viaggi all’estero nelle festività pasquali verranno totalmente limitati, se per ragioni turistiche.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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