Governo pronto a cancellare il ‘Superbollo’

Pubblicato il 8 Gennaio 2014 alle 09:15 Autore: Guglielmo Sano
Governo pronto a cancellare il 'Superbollo'

Governo pronto a cancellare il ‘Superbollo’ per ridare ossigeno al mercato delle auto di lusso

Si incontreranno la prossima settimana, tra martedì e mercoledì, il governo e gli esponenti del settore auto, per decidere sulla sorte del “superbollo”, la sovrattassa sulle auto di lusso introdotta nel Luglio 2011 dal governo Berlusconi – prevedeva il pagamento di 10 euro per ogni Kw dopo i 225 – in seguito potenziata da Monti.

In realtà, secondo indiscrezioni raccolte da Adnkronos, la decisione sarebbe ormai stata presa: il provvedimento, contenuto nel decreto “Salva Italia” approvato dal governo di Mario Monti, molto probabilmente verrà abolito. Tuttavia dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si smentisce la notizia: “non è allo studio nessun provvedimento che preveda l’abolizione del bollo”.

Eppure già a Settembre, il viceministro all’Economia Luigi Casero, aveva dichiarato che il “superbollo” introdotto nel Gennaio 2012 e calcolato in base alla potenza e non in base all’effettivo valore dell’auto – prevede il pagamento di 20 euro per ogni Kw dopo la soglia dei 185 (251 CV) nella sua ultima versione – “è stato sbagliato metterlo e costa pochissimo toglierlo”. Casero ha inoltre più volte indicato la tassa “come esempio di politica fiscale da abbandonare”: secondo le stime delle associazioni della filiera automotiva (Fiat, Anfia, Anrae, Federauto e Aci) il provvedimento si è dimostrato fortemente improduttivo per lo Stato, infatti, si prevedeva di incamerare 168 milioni di euro, alla fine ne risultano solo 93.

Governo pronto a cancellare il 'Superbollo'

Luigi Casero, viceministro Economia, Governo Letta

 

Quest’anno si calcola anche che, sempre lo Stato, avrebbe perso 140 milioni di mancate entrate fiscali e altrettanto mancati introiti (93 milioni di Iva, 13 milioni per il superbollo, 19,8 milioni di bollo delle Regioni, 5,2 milioni di IPT alle Province, 9 milioni di addizionale sull’RCA).

L’eliminazione della tassa, invece, avrebbe un basso impatto nel breve periodo e assicurerebbe un aumento degli introiti per lo Stato nel medio periodo.

In Italia la vendita di auto di lusso è crollata a vantaggio dei mercati stranieri, soprattutto quello tedesco e dei paesi dell’Est, causando forti perdite a un indotto non indifferente per guadagni e per impiego di manodopera.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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