Letta critica Grillo e Berlusconi e promuove la svolta dei 40enni

Pubblicato il 23 Dicembre 2013 alle 15:38 Autore: Andrea Turco

Letta critica Grillo e Berlusconi e promuove la svolta dei 40enni

“Stiamo dando risposte alla fatica sociale che è il cuore della vicenda che abbiamo davanti, ma sono convinto che l’Italia ce la farà”. Con queste parole Enrico Letta inizia la conferenza stampa di fine anno in cui scandisce uno ad uno tutti i temi affrontati dal governo in questi primi mesi di vita. Si parte con l’Imu che più di un grattacapo ha creato all’esecutivo. “Gli italiani non hanno pagato l’Imu sulla prima casa per il 2013”  e a gennaio “ci impegneremo perché termini l’iter della delega fiscale. Lì dentro ci sono una serie di riforme molto importanti per un fisco che sia migliore, con una serie di norme anti elusione molto importanti” spiega il premier che promette “nel prossimo anno il carico fiscale sulla casa sarà inferiore rispetto a come è stato nel 2012 e ci saranno tagli alle spese sul lavoro con le risorse derivanti dalla lotta all’evasione e dalla spending review ”. Altro tema dibattuto riguarda l’uscita dal governo di Berlusconi e della compagine di Forza Italia dalla maggioranza che di fatto ha segnato la fine del governo di larghe intese. “Le turbolenze vissute in quest’anno  sono in parte dovute all’intreccio tra fattori esterni e politica, penso al tema della sentenza che ha riguardato uno dei tre leader che hanno fatto nascere questo governo”. Il passaggio all’opposizione di Forza Italia non porterà comunque ad alcun rimpasto della compagine governativa, rivela Letta.

Svolta generazionale – “Il 2013 sarà ricordato come l’anno della svolta generazionale: si è affermata una generazione di quarantenni senza alcun precedente nella storia repubblicana, se non nell’immediato dopoguerra. Ebbene non possiamo fallire” afferma il premier. Di questa svolta fa parte Matteo Renzi. “Lui fa bene a parlare con Forza Italia e con altri che non fanno parte della maggioranza di riforme istituzionali. E Berlusconi le deve fare, senza terminare la sua carriera con una deriva populista e nichilista”. Letta non risponde alla domanda su un suo possibile sostegno a Renzi premier “Se continueremo a fare gioco di squadra come adesso, potrà venirne solo del bene”.

Legge elettorale prima delle europee – La tanto agognata riforma della legge elettorale arriverà prima delle Europee, assicura Letta. “Il governo farà la sua parte. Prima delle Europee dovremo avere la nuova legge elettorale e i primi passaggi parlamentari sull’eliminazione del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma del Titolo V, e l’eliminazione della parola Province dalla Costituzione. Faremo mancare appositamente i due terzi e chiederemo ai cittadini un parere con un referendum”. Poi un commento anche su provvedimenti caldeggiati dal presidente della Repubblica come amnistia e indulto. “Sono di competenza delle Camere. Noi abbiamo dato un segnale con il decreto dell’altro giorno, un primo passo importante nella direzione di rendere la vita nei carceri meno drammatica di quanto avviene oggi, senza che vi sia alcun pregiudizio per la sicurezza dei cittadini: un terzo dei detenuti è in attesa di giudizio ed è una situazione abnorme”.

L’attacco a Grillo – Durante la conferenza il premier attacca duramente il leader del M5s. “Gli attacchi di Grillo (contro Napolitano ndr) hanno passato il limite con parole fuori luogo. C’è bisogno da parte di tutti di essere assolutamente fermi. Le istituzioni hanno bisogno di difesa e di funzionare. Napolitano ha svolto un ruolo fondamentale, ha salvato l’Italia, che stava sbandando”.  E ancora. “Nella discussione sull’eccesso di stipendi della classe politica, tanti parlano ma pochi fanno. Il governo ha fatto secondo le sue competenze: abbiamo eliminato lo stipendio del presidente del consiglio e se qualcuno lo vorrà ripristinare dovrà preparare una legge. È facile fare dei tweet, noi abbiamo dimostrato in questi mesi di parlare con i fatti”.

Migranti e Ius soli – “Con Mare Nostrum, l’Italia autonomamente si è fatta carico di un’operazione che ha salvato più di duemila vite umane e ha colpito i mercanti di morte, con arresti di scafisti. È stata un’operazione molto efficace” dichiara il premier che si dice pronto a rivedere “il meccanismo dei Cie e la Legge Bossi-Fini”. Altra riforma di concerto con il ministro dell’Integrazione sarà quella dello Ius Soli. Come quella delle slot machine definita da Letta “una porcata”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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