Ballarò minuto per minuto – 13/12/2011 [diretta]

Pubblicato il 13 Dicembre 2011 alle 20:14 Autore: Redazione

Amici della grande politica, benvenuti ad una nuova puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!

Giornata frenetica per le forze politiche che spingono il governo a discusse modifiche sulla manovra. Forse per questo stasera scende in campo anche un esponente politico degli enti locali: Renata Polverini, del PdL, presidente della Regione Lazio. Combatterà contro un agguerrito Antonio Di Pietro, fortemente orientato a votare contro questa manovra.

Rischierà di subire un fuoco di fila invece il rappresentante selezionato dal governo, il sottosegretario al ministero dell’economia Gianfranco Polillo.

Chiudono il quadro il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, il rappresentante della Banca Mondiale Vito Tanzi, il segretario della Uil Luigi Angeletti, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini e il tributarista Raffaello Lupi.

Dovrebbero esserci i consueti sondaggi di Nando Pagnoncelli. E sicuramente non mancherà la consueta arguzia della satira di Maurizio Crozza.

Maurizio Crozza - Ma perché è slittata la manovra del governo Monti? - Ballarò 13/12/11

21.05 Parte la puntata! E già Floris sbaglia il numero dei suoi amati cartelli. Ci mostra in ogni caso quanto costa la manovra. Sostanzialmente quanto costa per famiglia, a seconda del reddito e del numero dei figli.

Ballarò Intanto Monti presenterà tutti gli emendamenti (auguri). Passano davanti a noi altri 68 cartelli. E intanto Polillo sta arrivando dalle commissioni parlamentari a via Teulada. Poi Floris presenta gli ospiti. E questa volta non ci sono sorpresa. Un cartello poi sui costi della politica anticipa il primo intervento di Massimo Giannini che se la prende coi taxisti e della loro impossibile liberalizzazione. Brutto segnale. E battutone di Floris che segnala come probabilmente Giannini si muova con mezzi propri.

Ballarò

21.11 Strana anteprima: molto spazio per gli ospiti prima della copertina di Crozza. Si parla infatti del nuovo libro del procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso. Che cita il cartello di Medellin e la sua volontà di risanare il debito pubblico colombiano. Poi tocca a Vito Tanzi, ex Fmi e ora alla Banca Mondiale. Floris fa “il termometro” e cita, chicca, l’esperienza di Tanzi al sottosegretariato all’economia dal 2001-2003. Poi presenta Lupi (sosia di Mario Mauro) e lancia la pubblicità. Ora attendiamo Crozza.

21.18 Inizia Crozza! E si chiede il motivo di questo slittamento della manovra. Tutte le caste sono state colpite. Perché non le farmacie? Perché hanno le croci all’esterno? Del resto per diventare farmacisti bisogna essere figli di farmacisti. Mica facile. Poi parte imitazione di Marlon Brando ne “Il Padrino”. E se la prende con quelle lobby con l’hobby di mandare a ramengo il paese.

21.23 Chiedere ai deputati di tagliarsi lo stipendio è come chiedere un attivismo sessuale minore a Berlusconi. Poi legge dichiarazioni di Razzi omettendo la parolaccia più celebre. “Ma dove li prende i deputati Di Pietro? Dagli scarti di X Factor!?!”. Andiamo piano: pure gli Oblivion furono scartati da X Factor.

 

22.25 Dopo l’enigmatica frase di Crozza “Un Bossi vale dieci Maroni” parte un servizio di Poggi sul volo Roma-Bruxelles con la Camusso che elogia i fondamentali dell’Italia. Poi Poggi è costretto a mettersi la cravatta e fa una domanda a Monti che sfregia la Fornero e le lacrime facili. Poi si fa un giro in casa di gente che stata premiata dal Capo dello Stato. Perché il rispetto delle istituzioni viene prima di tutto. Anche dei pesanti tagli.

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L'autore: Redazione

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