Dati AGCom settembre 2011

Pubblicato il 26 Ottobre 2011 alle 19:44 Autore: Matteo Patané

Il mese di settembre segna il rientro alla normalità quotidiana dopo il periodo vacanziero agostano, caratterizzato da un forte spostamento a sinistra dell’asse telegiornalistico del Paese. Le statistiche AGCom di settembre sono quindi particolarmente significative sia per comprendere se quanto riscontrato il mese precedente poteva o meno essere l’avvio di una nuova tendenza, sia per mostrare come i telegiornali italiani si sono posti dinanzi ad un mese scottante dal punto di vista politico-economico.

I grandi temi di settembre sono stati l’approvazione della legge finanziaria e le possibilità di tenuta dell’esecutivo, coperti da un totale di 186 ore di informazione politica; un valore di poco sopra la media dei primi nove mesi del 2011, mentre il mese fa totalizzare il quinto valore – il mediano – in termini di tempo dedicato alla politica nei telegiornali. Malgrado il valore non sia particolarmente basso, e pur tenendo conto che il mese ha solo 30 giorni, la sensazione è che si tratti di un valore troppo basso considerata l’importanza vitale dell’agenda politica del mese.

Dati AGCom
Dati AGCom settembre 2011

Già dalla tabella dei dati grezzi si possono notare forti inversioni di tendenza rispetto al mese scorso: le forze di centrosinistra ed in generale di opposizione scendono dai picchi raggiunti ad agosto a valori paragonabili a quelli dei mesi precedenti, dimostrando una volta di più l’anomalia del mese più vacanziero dell’anno in termini di informazione telegiornalistica. È in particolare il Partito Democratico – anche a causa dell’assenza di novità sul caso Penati? – a risentire in maniera più corposa del nuovo-vecchio corso di informazione, mentre il PdL risulta essere la forza politica più avvantaggiata.
L’immagine del commissariamento del Governo lanciata più volte da diversi quotidiani di area progressista trova un parziale riscontro anche dal punto di vista mediatico: mentre il Presidente del Consiglio resta stabile ed il Governo appare in netto calo, sale la percentuale di spazio dedicata al Presidente della Repubblica e raggiunge percentuali record il minutaggio dell’Unione Europa, lasciando quindi forti indizi su chi detti al momento l’agenda politica del Paese.

Dati AGCom
Dati AGCom settembre 2011 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

 

Dati AGCom 2011 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

L’istogramma dello spaccato per telegiornale del mese di settembre, e la tabella che evidenzia l’andamento storico nel corso dell’anno, mostrano in maniera molto chiara il netto disequilibrio tra le componenti istituzionali, di maggioranza e di opposizione. Rispetto al mese di agosto le istituzioni mantengono la loro quota, anche se al loro interno si assiste come accennato ad un incremento dell’importanza di Presidente della Repubblica ed UE rispetto al Governo.
I veri travasi di tempo politico sono tra maggioranza ed opposizione: se ad agosto il rapporto era 24% a 30%, a settembre entrambe le macrocategorie si stabilizzano attorno al 27%. Di fatto, anche se si assiste quindi ad un deterioramento della quota di opposizione, lo scenario descritto è tutt’altro che favorevole – mediaticamente parlando – alle forze governative: a fronte di un incremento dei partiti politici di maggioranza infatti si assiste ad un’erosione delle quote di Presidente del Consiglio e Governo all’interno del blocco istituzionale, erosione ben maggiore del guadagno ottenuto dal PdL.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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