La settimana in Grecia tra sciopero generale e l’ispezione della Triade

Pubblicato il 23 Settembre 2013 alle 16:36 Autore: Paolo Fidanza
termometro finanziario

La settimana greca tra sciopero generale e l’ispezione della Triade

Un’ondata di scioperi investirà questa settimana la Grecia, con tutti i settori produttivi mobilitati.

In questi giorni infatti troveranno concretezza le rivendicazioni dei dipendenti pubblici che sono già stati messi in mobilità, le preoccupazioni di quelli che vedono decisamente incerto il proprio futuro, nonché le massicce tensioni seguite all’uccisione del giovane cantautore hip hop, Pavlos Fyssas, ad opera di un uomo appartenente alla estrema destra.

I giorni più caldi che attendono il paese saranno certamente martedì e mercoledì di questa settimana: le manifestazioni dei singoli settori produttivi, infatti, confluiranno in uno sciopero generale che si annuncia di notevoli dimensioni.

Il premier greco Samaras

Il premier greco Samaras

Il governo Samaras in carica ha già vissuto situazioni simili nei mesi e negli anni scorsi e, in quelle occasioni, ha mostrato di saper reagire a forme di protesta vigorose da parte delle associazioni sindacali. L’esecutivo, del resto, ha già annunciato di voler proseguire sulla strada dell’austerity, cosa che comporterà inevitabilmente il taglio di servizi e la rinuncia a numerosi dipendenti pubblici.

Il piano di rigore e gli sforzi dell’esecutivo di Samaras, del resto, sono stati premiati dall’appoggio (sia pure condizionato) della Triade – FMI, Unione europea e Banca centrale Europea – che a più riprese ha mostrato di apprezzare l’opera del primo ministro ellenico.

Samaras, come se non bastasse, in questi giorni, dovrà occuparsi anche della visita dei delegati dei tre membri della Troika: gli emissari, infatti, verranno per un controllo delle finanze e per verificare lo stato delle riforme adottate fin qui. Non si esclude la discussione di  nuovo piano di salvataggio e tranche di aiuti. Per la gente, però, questo potrebbe voler dire altri sacrifici e questa eventualità è vista con terrore: la tensione nel paese non sembra certo destinata a stemperarsi in poco tempo.