Fiorito “Mi hanno proposto di candidarmi alle Europee”

Pubblicato il 23 Giugno 2013 alle 18:28 Autore: Redazione

L’ex capogruppo Pdl al Consiglio regionale del Lazio, Franco Fiorito, torna a far parlare di sé dopo la revoca dei domiciliari del marzo scorso e la condanna a tre anni e quattro mesi con rito abbreviato, assieme a due suoi collaboratori. Ospite della trasmissione di Radiodue Un giorno da pecora, Franco Fiorito ha dato la sua versione dei fatti sullo scandalo dei fondi del Pdl laziale, che lo vede indagato per peculato (secondo l’accusa, ha sottratto al partito la cifra di 1 milione e 400 mila euro). Nel corso del programma – incalzato dalle domande del duo Sabelli Fioretti e Lauro – ha annunciato la restituzione da parte del tribunale della famosa jeep, acquistata nei giorni della nevicata a Roma: “Da ieri ho di nuovo la mia bellissima jeep che mi avevano sequestrato, me l’hanno dovuta ridare perché il giudice ha stabilito che era stata pagata con i miei soldi, con un assegno personale proveniente dal mio conto”. Poi ha anche ribadito la sua estraneità ai fatti, precisando che ha subito il linciaggio da parte di un’opinione pubblica sfiduciata dalla politica e da chi la rappresenta. Per questo motivo – ha aggiunto – è stato fatto oggetto di accuse infamanti e profondamente ingiuste, che l’hanno innalzato a simbolo della casta politica. Ed alla domanda: “Il suo aspetto fisico corpulento l’ha penalizzata?”, l’ex consigliere regionale ha risposto: “Credo sia stato uno degli elementi che mi ha reso adatto al ruolo che mi hanno dato”, in quanto “la mia stazza è il simbolo del ‘magna magna’ della politica”.

Ma la vera sorpresa rimane la smentita del suo ritiro dalla vita politica, nonostante penda sul suo capo un’interdizione di 5 anni dai pubblici uffici, esecutiva non prima della sentenza d’appello: “Non so se mi candiderò alle Europee del prossimo anno, me lo hanno anche proposto. Ma non vi dico chi è stato”. Dunque Franco Fiorito ha già messo da parte le ambizione filantropiche a cui sembrava volersi dedicare nei giorni scorsi (“No, quella era una battuta raffinata, perché Bruce Wayne, il personaggio che si trasforma in Batman, faceva il filantropo”). Lo stesso Fiorito ha raccontato degli aneddoti che lo riguardano, soprattutto quelli riguardanti il suo soprannome, ispirato all’eroe di Gotham City. I due radio conduttori hanno chiesto a Fiorito: “E’ vero che la chiamano Batman perché cadde dalla sua Harley dopo che quattro suoi amici smisero di tenerla in equilibrio? “No” – ha spiegato l’ex Pdl – “è completamente inventato, io non ho mai posseduto una Harley Davidson, l’avvenimento è completamente inventato”.

Nella discussione dallo stile serio e faceto, non è mancata poi la stoccata finale agli ex compagni di partito, accusati di non averlo sostenuto del tutto, scaricando su di lui tutti i fallimenti della dirigenza regionale e nazionale (“Il PDL non è stato il partito che mi ha trattato meglio”).

Un presunto “lupo” ad “Un giorno da pecora” non può che fare notizia, almeno sino all’ultimo grado di giudizio.

 

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