I comuni al voto: Siena

Pubblicato il 9 Maggio 2011 alle 08:02 Autore: Giuseppe Ceglia
piazza del campo a siena

siena piazza_del_campo

Nonostante una lunga tradizione “rossa”, le elezioni per il comune di Siena si preannunciano molto interessanti

 

A dispetto di quanto si possa pensare guardando le sue piccole dimensioni, Siena ha un notevole peso specifico a livello nazionale e la poltrona di primo cittadino ha da sempre un forte appeal. In una città considerata, giustamente, tra le più “rosse” d’Italia (dal dopoguerra ad oggi è sempre stata governata dalla sinistra) chi sale al potere come sindaco diventa protagonista della quadriglia che intreccia politica, Opus Dei, economia e massoneria. Qui il sindaco è il socio forte del Monte dei Paschi, il colosso della finanza rossa, da lui derivano gli amministratori della banca e sempre lui può mettere bocca nelle scelte più importanti dell’istituto di credito.

Il Monte dei Paschi, terza banca d’Italia per numero di filiali nonché la più antica al mondo, è il più noto ed evidente dei poteri forti che governano la città toscana. Per farsi un’idea, basti dire che a Rocca Salimbeni non è raro incrociare personaggi del calibro di Denis Verdini o Franco Caltagirone. Attraverso la Fondazione MPS, la grande “madre” dei senesi, il territorio ha ricevuto annualmente circa 250 milioni di euro che hanno contribuito a renderla tra le città italiane più vivibili. È superfluo sottolineare quanto sia allettante l’idea di mettere le mani su una risorsa del genere, che negli ultimi anni è stata gestita in maniera non proprio ortodossa dalle istituzioni cittadine. Tant’è che la crisi ha fatto emergere, tra le altre cose, un buco di 250 milioni nel bilancio dell’Università, da anni uno dei più attrezzati e organizzati atenei d’Italia.

I candidati a concorrere per la carica di sindaco saranno cinque, come nel 2001 e nel 2006, sebbene le forze in campo siano molto diverse rispetto a un lustro fa.

Per il centrosinistra concorrerà Franco Ceccuzzi, 44 anni, deputato dal 2006 ad oggi, nelle file dell’Ulivo e  del Partito Democratico. È stato segretario provinciale dei Ds ma non ha mai ricoperto incarichi cittadini: nel  caso venisse eletto sarebbe la sua prima volta nel Palazzo Pubblico. È sostenuto da sei liste: Partito  Democratico, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Riformisti e Siena  Futura. Sul suo sito è possibile scaricare il programma (forse un po’ troppo lungo) sia in formato pdf che in  mp3. È stato attivato un numero di cellulare per contattare direttamente il candidato e sono stati creati  account sui principali social network. D’altronde, la scelta dello slogan è chiara: “Bella, Meravigliosa, 2.0”. Il  programma tocca un po’ tutti i temi essenziali che riguardano Siena, con particolare attenzione per il welfare,  i giovani e i quartieri periferici. Originale la sezione “Cinquanta coccole alla città” in cui si elencano cinquanta  piccoli interventi per migliorare gli spazi comuni e renderli più vivibili.

A meno di grossissime sorprese, in base agli ultimissimi sondaggi (Techno Consumer per il Corriere di Siena pubblicato il 14/04), Ceccuzzi dovrebbe essere il favorito (48,5%-52,5%). L’unica difficoltà, per lui, è quella di riuscire a vincere al primo turno, perché un eventuale ballottaggio potrebbe rivelarsi rischioso.

Il candidato per il centrodestra è Alessandro Nannini, 51 anni, ex pilota di Formula 1 con la Minardi e la  Benetton, fratello della cantante Gianna Nannini e proprietario di una delle più famose industrie dolciarie  cittadine. È sostenuto da quattro liste: Popolo della Libertà, Lega Nord, Movimento in Difesa della Senesità,  e Io amo Siena. Il Carroccio, però, che aveva deciso di appoggiare l’ex forzista e attuale leghista Loretana  Battistini, ha accettato controvoglia la candidatura di Nannini, secondo alcuni imposta da Denis Verdini. Sia  nel 2001 che nel 2006, infatti, il nome di Nannini è apparso nel comitato elettorale per Maurizio Cenni  (sindaco Pd uscente) e per tale motivo la Lega avrebbe preferito un candidato realmente di destra piuttosto  che “uno scarto del Pd”, come è stato definito l’ex pilota dalla direzione provinciale leghista. Sul sito ufficiale è possibile trovare un programma elettorale dieci volte più corto di quello di Ceccuzzi, ma che riesce a coprire comunque tutti gli argomenti essenziali. Dopo un cappello generale sulla situazione attuale di Siena, nel programma si dà particolare attenzione al rilancio del turismo, alle politiche sociali, all’impresa e al lavoro. Secondo i sondaggi, il candidato di centrodestra sarebbe molto staccato da Ceccuzzi (21,5%-25,5%), e per tale motivo dovrebbe sperare che quest’ultimonon vinca al primo turno.

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