Quale maggioranza dopo le elezioni?

Pubblicato il 30 Novembre 2010 alle 01:29 Autore: TP Blog
camera dei deputati

Le elezioni anticipate, anche se il governo passasse la fiducia del 14 dicembre, sono una possibilità sempre più concreta.

maggioranza

 

Sebbene siano da stabilire ancora i confini delle coalizioni, molti sono i sondaggi oggi in circolazione coi singoli partiti; Termometro Politico, per semplificare il quadro, nelle sue tabelle riassuntive raggruppa i partiti per aeree d’appartenenza (centrosinistra, centro e centrodestra), non potendo considerare le coalizioni, tuttora in fieri. Ad oggi, l’area di centrodestra (PdL+Lega+La Destra) è in lieve vantaggio su quella di centrosinistra (PD+IdV+SeL+FdS+Soc+Verdi+Rad), quindi se i futuri schieramenti dovessero essere questi, alla Camera probabilmente vincerebbe il centrodestra. Assai più difficile è prevedere chi vincerebbe al Senato, dove i premi di maggioranza regionali e le soglie di sbarramento complicano il lavoro. Termometro Politico ha elaborato una proiezione su come dovrebbero distribuirsi i voti previsti dai sondaggi nazionali, nelle singole regioni, sempre sulla base delle aree d’appartenenza e considerando il centro come alleanza dei quattro partiti (UDC+FLI+MPA+API) e non come un ipotetica lista unica come previsto da alcuni. Sulla base di tale elaborazione il centrodestra si fermerebbe a 153 Senatori, 5 in meno della maggioranza assoluta; 149 Senatori il centrosinistra ed appena 11 il centro.

Simulazione_senato

In tale scenario ci sarebbero Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli e Sicilia sicure al centrodestra, le restanti regioni al centrosinistra, con due eccezioni: Campania e Puglia. La Campania, secondo i nostri calcoli, sarebbe assegnata al centrosinistra per pochi decimali, ed un suo passaggio a destra porterebbe Berlusconi oltre la maggioranza assoluta, con 159 senatori, non contando i 2 indipendenti; se la Puglia ritornasse a destra, evento meno probabile, porterebbe altri 5 seggi garantendo una maggioranza solida al centrodestra. La sfida sembrerebbe spostata a sud, molto dipenderà dal ruolo del pugliese Vendola nel centrosinistra elettorale, ma anche dalle diatribe interne al PdL campano; anche la geometria delle alleanze potrebbero mutare il quadro, come l’opportunità di presentare una lista unica al Senato per tutto il centro, ma sono dinamiche ancora futuribili e poco chiare, aspetteremo i prossimi mesi per effettuare ulteriori valutazioni.