Spostamenti tra Regioni: ecco come cambieranno nel nuovo decreto Covid

Pubblicato il 21 Aprile 2021 alle 11:04 Autore: Claudio Garau
Spostamenti tra regioni a Natale 2020 vietati con possibili deroghe

Spostamenti tra Regioni: ecco come cambieranno nel nuovo decreto Covid

A seguito di un periodo caratterizzato da nuove restrizioni, divieti e dalla divisione della penisola in aree di colore diverso, il Governo vuole ora pensare alla ripartenza del paese. Sulla scorta anche del miglioramento dei meccanismi di una campagna vaccinale che all’inizio procedeva a rilento, ora è possibile stabilire una road map, ossia un calendario delle riaperture che possa consentire a tutti coloro che lavorano e ai cittadini in generale, un progressivo ritorno alla normalità e alla routine quotidiana.

In questo quadro, non stupisce dunque l’intervento del Premier Draghi che, agli organi di informazione, ha recentemente anticipato quelle che saranno le regole del prossimo decreto Covid, inerenti il ritorno delle zone gialle e novità significative, in rapporto agli spostamenti tra Regioni.

Cerchiamo dunque di fare il punto della situazione e di capire come i cittadini potranno spostarsi da una regione all’altra, ossia con quali prescrizioni e limitazioni. Facciamo il punto.

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Spostamenti tra Regioni: verso un progressivo ritorno alla normalità, ma con regole

Per il Presidente del Consiglio, occorre avere una visione positiva da qui in avanti: “Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia” sono state le parole di Draghi in commento alle nuove linee guida per la ripartenza dell’Italia.

L’Italia punta a riaprire in modo graduale e rispettoso delle esigenze sanitarie, per dare nuovo impulso all’economia e alle imprese e per poter spingere sull’acceleratore degli investimenti. Ciò è permesso dalla combinazione data dal rallentamento della curva dei contagi e dai numeri confortanti della campagna di vaccinazione.

Nel contesto di un progressivo ritorno alla normalità, va letta la novità per la quale – con i prossimi provvedimenti del Governo – a partire dal 26 aprile sarà permessa l’attività dei ristoranti in zona gialla, ma esclusivamente con consumazione al tavolo all’aperto. Attenzione però: l’apertura sarà valevole sia a pranzo che a cena. Non solo: sarà ammessa la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive senza alcun vincolo di orario, ma esclusivamente per i clienti che pernottano in struttura.

Secondo le ultime anticipazioni, inoltre, dal 1°giugno anche al chiuso saranno possibili le attività di ristorazione, con consumazione al tavolo, con orario 5 -18. Come si può ben notare, il calendario delle riaperture è fitto di date da segnare sul calendario, e riguarda tantissime categorie professionali costrette a restare ferme o a forti limitazioni nell’ultimo periodo.

Spostamenti a partire dal 26 aprile: quali sono le novità?

Il presidente del Consiglio lo ha anticipato a chiare lettere, in attesa che il nuovo decreto Covid prenda forma ed entri in vigore ufficialmente. Gli spostamenti saranno nuovamente liberi dal giorno 26 aprile, tra Regioni al momento classificate in zona gialla. Saranno possibili anche per motivi di turismo. Ciò potrà avvenire senza bisogno di autocertificazione o giustificato motivo (salute, lavoro, necessità urgente).

Diverso il discorso per chi vorrà spostarsi tra Regioni di differente colore (arancione o rosso): sarà necessario uno speciale pass, una sorta di ‘certificazione verde’ che attesti e comprovi la sussistenza di almeno una di queste condizioni:

  • vaccinazione effettuata;
  • effettuazione di un tampone Covid-negativo in un spazio temporale ridotto. Secondo le ultime notizie, potrebbero essere 48 o 72 ore, ma il decreto Covid farà luce su questo punto.
  • effettiva guarigione da Covid.

Il pass citato potrà essere in formato cartaceo o digitale, e non sarà più valido se il soggetto dovesse risultare positivo al coronavirus.

Questo pass potrebbe assomigliare al passaporto vaccinale utilizzato in Israele e dunque potrebbe essere sfruttato non soltanto per gli spostamenti tra regioni della penisola, ma anche per poter partecipare come spettatore ad eventi culturali o sportivi. Si tratterebbe, insomma, di una sorta di ‘lasciapassare’ mirato a salvaguardare le esigenze sanitarie, in un momento in cui ci si attende – e sono auspicati – nuovi ingenti flussi di persone da una località all’altra.

Non deve stupire che – in uno scenario come quello attuale – sia stato dunque lo stesso Premier Draghi e spingere per le riaperture e a favorire gli spostamenti tra regioni. Ciò d’altronde è caldeggiato dalle stesse istituzioni UE, che spingono da mesi alla creazione di un ‘digital green pass’, al fine di tornare a muoversi in Europa in libertà, ma anche nel rispetto di regole di sicurezza sanitaria.

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Spostamenti per far visita a parenti ed amici: cosa cambia?

Con l’imminente provvedimento del Governo, occorre fare il punto anche in merito alle regole relative agli spostamenti per le visite a parenti ed amici. Dunque, non soltanto novità per quanto riguarda gli spostamenti tra Regioni.

In particolare, dal primo maggio e fino al 15 giugno, queste saranno le regole vigenti, per quanto riguarda gli spostamenti in zona arancione per le visita a amici e parenti: i movimenti saranno consentiti esclusivamente all’interno del proprio comune. Ammessi gli spostamenti in abitazioni private una sola volta al giorno per un massimo di quattro persone – finora due – a cui si potranno sommare due soggetti minorenni – finora minori di 14 anni – con disabilità o non autosufficienti conviventi. Invece, detti spostamenti permangono vietati in zona rossa.

Concludendo, la bozza del nuovo decreto Covid conferma le varie anticipazioni rese note dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulla road map delle riaperture. Non resta che attendere la versione definitiva del provvedimento.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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