Riscatto laurea agevolato: in vista la proroga al 2022

Pubblicato il 14 Aprile 2021 alle 12:47 Autore: Claudio Garau
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Riscatto laurea agevolato: in vista la proroga al 2022

Proprio in questi ultimi giorni, si sta ragionando di una possibile proroga per quanto riguarda il riscatto laurea agevolato, che al momento è operativo fino al 31 dicembre 2021. Siamo ancora sul piano delle proposte e dei progetti, ma la possibile novità pare trovare conferma nelle fonti governative. Non improbabile, dunque, che la misura sia riproposta, più avanti, nella Legge di Bilancio 2022.

Infatti, sta emergendo l’utilità del meccanismo in oggetto, con la concessione della possibilità di riscattare i periodi di studio per la laurea, versando l’onere minimo, vale a dire poco più di 5mila euro per ciascun anno recuperato, a scopo previdenziale per raggiungere un po’ prima la pensione (infatti i periodi sono utili all’aumento dell’anzianità contributiva). Vediamo più nel dettaglio.

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Riscatto laurea agevolato: i vantaggi e i costi

Da rimarcare che il riscatto laurea agevolato è stato previsto attraverso il decreto n. 4 del 2019 (art. 20, comma 6), in maniera sperimentale per un triennio. Chiara la finalità di favorire, in qualche modo, l’uscita dal mondo del lavoro per la pensione, da parte di chi ha ottenuto un titolo di studio universitario, capitalizzando al massimo gli anni trascorsi sui libri.

Particolarità del meccanismo è che i contributi riscattati tramite detta agevolazione sono valorizzati con il metodo contributivo, anche se fanno riferimento a periodi anteriori al 1996. Ma ci sono alcune condizioni da rispettare. Ricordiamo anche che per quanto riguarda l’opzione donna: calcolo totalmente contributivo della pensione, perciò è compatibile con il riscatto laurea agevolato, di cui – come detto – ci si attende una proroga.

Sul piano dei costi, l’onere di riscatto laurea corrisponde a quello che pagano i soggetti inoccupati, quantificato per convenzione sul minimale di artigiani e commercianti e applicando un’aliquota del 33%. In dettaglio, la spesa di ogni anno di riscatto nel 2021 è pari a poco più di 5mila euro.

 In buona sostanza, versando la cifra citata è possibile convertire un anno di studi universitari in un anno contributivo. La convenienza è data dal fatto che per questa via l’interessato acquisisce anni di contribuzione. In considerazione del fatto che i criteri attuali di pensionamento sono legati anche agli anni di contribuzione (pensione anticipata), acquisirne potrebbe consentire all’interessato di andare in pensione in data anteriore. Tuttavia, vero è che l’effettivo beneficio è collegato strettamente alla situazione contributiva complessiva del lavoratore. Non solo: una futura modifica radicale dei criteri di pensionamento potrebbe stravolgere il meccanismo.

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Domanda riscatto: come funziona?

Abbiamo dunque visto che il riscatto laurea agevolato potrebbe essere prorogato al 2022, con onere minimo e calcolo contributivo, ma come come si fa domanda? Ebbene, anzitutto hanno diritto di accedere a questa misura gli iscritti all’INPS; inoltre, possono essere riscattati esclusivamente gli anni di corso per il titolo di studio (laurea. specializzazioni ecc.).

La domanda va fatta all’INPS, attenendosi alle istruzioni di cui al portale dell’Istituto. Il servizio è infatti fruibile attraverso il seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti – ricongiunzioni”.

Concludendo, nella citata sezione Riscatti è possibile redigere e inviare la richiesta; leggere l’elenco delle domande e controllare lo stato di avanzamento della domanda. 

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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