Reddito di cittadinanza: in arrivo un miliardo di euro dal Dl Sostegno

Pubblicato il 8 Marzo 2021 alle 12:15 Autore: Claudio Garau
Reddito di cittadinanza: il sussidio cambia volto. I nuovi requisiti

Reddito di cittadinanza: in arrivo un miliardo di euro dal Dl Sostegno

Fonti del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) hanno reso noto, proprio in questi giorni, che nel decreto Sostegno, troverà spazio il rifinanziamento del reddito di cittadinanza, con una somma pari a circa un miliardo di euro. Infatti, anche questo è un tema caldo, insieme a lavoro, pensioni e fisco: un incontro in merito è avvenuto recentemente tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e il titolare dell’Economia Daniele Franco. Vediamo dunque più da vicino le ultime novità.

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Il reddito di cittadinanza resiste al passaggio al nuovo Governo

Sebbene sia stato finora assai discusso e sia stata ipotizzata più volte la sua cancellazione, in questi ultimi giorni il reddito di cittadinanza sembra poter sopravvivere al cambio alla guida dell’Esecutivo ed anche al cambio di decreto, non più ‘Ristori 5’, ma ‘Dl Sostegno’. Insomma, la misura voluta dal Movimento 5 Stelle permane e, con essa, anche il reddito di emergenza, che riceve nuove risorse.

In breve, ricordiamo che il reddito di cittadinanza consiste in una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Esso rappresenta un concreto sostegno economico, ad integrazione dei redditi del nucleo familiare.

Il reddito di cittadinanza non è però slegato da obblighi in capo ai destinatari. Infatti, questi ultimi debbono svolgere un percorso di reinserimento lavorativo e sociale; i beneficiari insomma sono, in qualche modo, protagonisti del loro re-ingresso nel mondo del lavoro, firmando un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale.

E’ noto che detta misura – come stabilito dal DL n. 4 del 2019 – può essere richiesta da ormai due anni, ossia a partire dal 6 marzo 2019. Chi ottiene il reddito di cittadinanza deve però dimostrarsi attivo nella ricerca di una nuova occupazione e, come accennato, seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.

Ma attenzione: non tutti i disoccupati possono chiedere ed ottenere il reddito di cittadinanza. Infatti, occorre rispettare alcuni requisiti ben precisi, di cui si può trovare dettagliata menzione nel sito web ad hoc del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nuovi stanziamenti per il RdC

Come ben noto, la pandemia sta mettendo a dura prova imprese e famiglie. Non deve stupire allora che l’Istat abbia recentemente certificato che la povertà assoluta è tornata ad aumentare. Insomma, è oggettiva la necessità di stanziare nuovi aiuti economici che diano una vera e propria boccata d’ossigeno ai cittadini in difficoltà. Al ministero dell’Economia si lavora per limare gli ultimi dettagli e mettere ufficialmente nero su bianco il primo pacchetto aiuti del governo Draghi.

Abbiamo dunque non soltanto la proroga del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza, ma anche indennizzi alle aziende indebitate a causa della pandemia. Sarà determinante la differenza di fatturato tra il 2020 e il 2019: non più dunque il criterio della mensilità ma il raffronto tra anni diversi. Ciò è richiesto a gran voce da tutti i partiti in Parlamento e il MISE ha garantito che questo impegno sarà rispettato.

Ecco perchè si è deciso di approvare il recente scostamento di bilancio: i 32 miliardi di deficit serviranno – anche – per rifinanziare il reddito di cittadinanza (un miliardo) e per prorogare il reddito di emergenza. Secondo gli osservatori, il dl Sostegno dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri tra qualche giorno, entro giovedì. Ma il provvedimento è assai articolato e non tutto è già chiaro e definito. Certa però sarebbe – come detto – la proroga del reddito di cittadinanza.

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La misura in oggetto, essendo peraltro già ‘strutturale’, verrebbe dunque conservata e mantenuta, appoggiandosi ai nuovi stanziamenti, nell’ottica di coprire il costo dei sostegni da rivolgere alle imprese agonizzanti, nonchè ai lavoratori ed alle famiglie italiane in crisi a causa dell’emergenza sanitaria da pandemia, e delle conseguenti limitazioni per lockdown.

Concludendo, secondo gli osservatori, la proroga avrebbe una connessione logica con gli ultimi dati Istat. In base ad essi, come sopra accennato, si registra un aumento della povertà assoluta: per quanto riguarda il 2020, abbiamo in Italia più di 2 milioni le famiglie in difficoltà. In riferimento ai soli singoli, il numero degli italiani sprofondati in crisi economica tocca 5,6 milioni. Numeri che fanno riflettere e che hanno spinto alla riconferma – almeno per il momento – del reddito di cittadinanza, misura mai stata di carattere bipartisan.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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