Pensioni 2021: arriva il ricalcolo IRPEF a marzo. Ecco le novità

Pubblicato il 3 Marzo 2021 alle 12:53 Autore: Claudio Garau
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Pensioni 2021: arriva il ricalcolo IRPEF a marzo. Ecco le novità

L’argomento pensioni 2021 sarà toccato da importanti novità durante il mese di marzo. Insieme all’anticipo della rata pensionistica anche per aprile, verso tutti coloro che incassano la pensione presso lo sportello delle poste, i pensionati italiani dovranno tenere conto anche di alcuni fattori che possono far crescere o calare l’importo dell’assegno Inps. Ci riferiamo al cd. rimborso crediti di imposta, al prelievo fiscale e al ricalcolo Irpef.

Non solo: bisogna fare attenzione anche agli ultimi dati Istat. Quest’ultimo ha infatti acclarato la diminuzione dei prezzi al consumo per il 2020. In dettaglio, la variazione dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per famiglie, operai e impiegati è pari, per il biennio 2019-2020, al -0,3%. Pertanto, la pensioni 2021, non saranno incrementate. Ciò purtroppo va ricondotto alle conseguenze negative della crisi da pandemia.

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Pensioni 2021: come funziona il ricalcolo IRPEF a marzo?

Attenzione dunque al cosiddetto “ricalcolo Irpef”: infatti l’imposta che è applicata sul cedolino pensionistico sarà sottoposta a nuovo calcolo nel caso il pensionato sia titolare di altri redditi soggetti a tassazione. Il funzionamento del ricalcolo è il seguente: l’Agenzia delle Entrate compie un controllo incrociato fra i dati in proprio possesso e quanto reso noto dal pensionato sul “mod. RED”.

Ricordiamo altresì che il modello RED consiste nella dichiarazione della situazione reddituale annua, che deve essere spedita via web all’INPS, al fine di non sospendere la pensione e consentire di ricevere tutte le prestazioni INPS di cui alla legge vigente.

In buona sostanza, dal citato ricalcolo Irpef – mirato a capire se vi è stato effettivamente il pagamento dell’imposta dovuta da parte del pensionato – possono evidenziarsi due situazioni:

  • versamento al di sotto di quanto dovuto al Fisco;
  • versamento al di sopra di quanto dovuto al Fisco.

Trattenuta o rimborso Irpef sulla pensione: le ipotesi

In concreto, ciò che cosa comporta? Ebbene, abbiamo dunque due possibili situazioni sul cedolino della pensioni 2021 di marzo:

  • trattenuta Irpef sulla pensione;
  • o rimborso Irpef sulla pensione.

Ad occuparsene sarà lo stesso istituto previdenziale. Pertanto, nel caso in cui sia stato compiuto un versamento al di sotto di quanto effettivamente dovuto all’Erario, l’INPS recupererà il denaro dal pensionato, agendo sull’importo netto dal rateo pensione di questo mese, fino a capienza. Non solo: su apposita istanza, il pensionato può domandare la diluizione della somma dovuta, attraverso la rateizzazione fino a novembre 2021. L’utilità è rappresentata dal fatto che per questa via si evita l’addebito dell’intera somma Irpef sulla sola mensilità di marzo.

Invece, nel caso opposto, se il pensionato ha pagato di più di ciò che doveva al Fisco, vale il rimborso del credito d’imposta collegato al 2020. In buona sostanza, tutto l’importo del credito Irpef sarà accreditato nella pensione del mese di marzo. E’ chiaro che questo consente un incremento significativo della somma indicata sul cedolino online.

Prelievo fiscale sulle pensioni 2021

Non è finita qui: infatti i pensionati dovranno fare anche i conti con un altro elemento che incide sulla portata della assegno Inps di questo mese. Stiamo parlando del cd. prelievo fiscale: oltre alla nota e già citata Irpef, saranno trattenuti, per motivi fiscali, sia gli importi collegati alla addizionale regionale 2020, sia quelli legati alla addizionale comunale 2020.

In sostanza, nell’assegno di marzo del pensionato, sarà evidenziata la prima rata della trattenuta relativa all’acconto dell’addizionale comunale 2021.

E nel contesto pensioni 2021, non possiamo mancare di ricordare che il primo marzo scadeva il termine per l’invio del cd. modello RED, ovvero il documento che permette all’INPS di controllare periodicamente la sussistenza dei requisiti di reddito del pensionato. Se detti requisiti sono superati, l’Inps dovrà modificare o interrompere i versamenti pensionistici mensili. Il modello in oggetto deve essere fatto avere all’Istituto da parte del pensionato che vanta redditi ulteriori, oltre alla pensione. Ne consegue che se il pensionato dimentica di presentare detto modello, dovrà fare i conti con la sospensione dei versamenti pensionistici.

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La novità del cedolino online

In queste ultime settimane, in tema di pensioni 2021, si colloca altresì un nuovo servizio di cui l’interessato può usufruire dall’area MyINPS, facendo il login con SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Infatti, con queste modalità, il titolare di pensione può visionare il proprio cedolino online, ossia lo strumento telematico che ha sostituito il tradizionale cedolino di carta. L’ottica è sempre quella della progressiva digitalizzazione di tutti i servizi nei confronti dei cittadini, anche quelli in materia di tasse e pensioni.

Concludendo, in virtù di questo nuovo servizio web, il pensionato può verificare la cronologia dei cedolini precedenti; modificare i propri dati e l’ufficio postale pagatore; attivare l’invio via mail del cedolino online e della CU, in modo quindi assai pratico e veloce. E’ chiaro che detta innovazione, la quale permette di consultare con facilità la propria posizione pensionistica, va tutta nella direzione di rendere ancora più fluido il rapporto tra cittadino e mondo delle istituzioni.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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