Cos’è accaduto al settore del gioco d’azzardo ai tempi del Covid?

Pubblicato il 23 Febbraio 2021 alle 17:07 Autore: Gianni Balduzzi

Negli ultimi anni il Governo in Italia si è proprio concentrato sulla lotta alla ludopatia, mettendo in atto delle misure piuttosto dure e restrittive atte a ridurre il numero di apparecchi elettronici come le slot machine e ad allontanarli dai punti considerati sensibili della città. Oltre a questo si sono imposte misure restrittive per quanto riguarda la promozione e la pubblicità da parte delle aziende di giochi. Ciononostante il gioco d’azzardo ha continuato la sua corsa, registrando numeri elevati un po’ in tutto lo Stivale. Di particolare successo il settore dei giochi online, la versione sicuramente più innovativa del vecchio casinò.

L’arrivo dell’epidemia di Covid-19 in Italia ha scombussolato il Paese sotto diversi aspetti, andando sin da subito a colpire duramente diversi settori. Fra i penalizzati di sicuro c’è da considerare proprio quello del gioco d’azzardo, assieme al settore della ristorazione e dei viaggi. In realtà, però, per quanto riguarda il mondo dei giochi è importante distinguere fra le sale da gioco tradizionali e il panorama online. Lo si capisce subito dal fatto che è stata registrata l’apertura un alto volume di casino online nuovi, mentre ci sono sale da gioco che hanno chiuso le serrande definitivamente.

Gli effetti del lockdown sul settore dei giochi

Con il lockdown si sono chiuse le serrande di tutti quei luoghi di possibile assembramento non indispensabili. Le sale da gioco ed i casinò rientrano in tali luoghi. I mesi di chiusura sono stati duri per queste aziende, come per altre, dopotutto affitti, tasse e spese sono rimasti quelli di sempre (e non proporzionati agli introiti), mentre il fatturato è finito a zero.

Anche se si è riaperto a maggio, recuperare non è stato del tutto possibile per diversi motivi. Innanzitutto perché prima il mercato del comparto non era comunque fiorente e in secondo luogo perché con le riaperture non si è comunque partiti con gli stessi ritmi di sempre. Da un lato c’è stata sicuramente la paura a svuotare le sale da gioco, dall’altra la “noia” di dover sottostare a determinate regole ferree di sicurezza, benché necessarie.

Ad ottobre l’ennesimo colpo duro per le imprese del settore azzardo: nuove chiusure e questa volta poche speranze di riaprire in tempi utili. Nonostante gli adeguamenti per la sicurezza fatti durante la stagione estiva per poter lavorare, ad inizio ottobre il Governo ha stabilito nuovamente la chiusura di sale da gioco e casinò tradizionali, rigettando un’ombra su queste imprese. Nei vari dpcm successivi non si è mai trattato l’argomento, poi, quindi di fatto oltre al danno c’è la beffa del non sapere il proprio destino.

Foto di Erik Stein da Pixabay

I casino online nuovi: in crescita con il Covid

Di fronte ad un settore dei giochi tradizionali in piena crisi, c’è quello online, invece, che sta vivendo una grandissima espansione. Sarà stato il momento di difficoltà a spingere le persone a cercare la fortuna nell’azzardo, oppure semplicemente la noia di non poter fare molto altro, in tutti i casi i numeri del gioco online sono saliti vorticosamente. C’è chi habitué delle sale da gioco, si è spostato online; chi invece era già un giocatore del web, ma ritrovandosi più tempo a casa e senza la possibilità di fare le proprie normali attività, ha passato più tempo a giocare, spendendo ovviamente anche di più.

Come descritto da truffa.net, Le statistiche parlano di un aumento del 33,8% del gioco online durante l’isolamento, orientato perlopiù al poker, alle slot machine, alle scommesse sportive online. A salire non sono solo i numeri degli incassi per i casinò online, ma anche la frequenza di gioco, visto che il 30,5% dei player del web dice di giocare anche più volte al giorno e più volte alla settimana, investendo in questo genere di attività di conseguenza più denaro. Parliamo di un 14,6% di persone che ha speso più di 500 euro la settimana e di un 11% che spende fra i 200 ed i 500 euro. Nella maggior parte dei casi parliamo del genere maschile in una fascia d’età compresa fra i 45 ed i 54 anni.

Allarme sicurezza con la pandemia

Con la pandemia si sono moltiplicate le offerte di gioco illegale, come se si volesse approfittare della sensibilità dei giocatori e della forse maggior voglia di intrattenimento. Accade quindi che si propongano delle bische clandestine, in particolare nelle grandi città; sia del network abusivi criptati online, con sedi in zone geografiche sostanzialmente non perseguibili.

Giocare su questi portali è ovviamente non sicuro sotto diversi aspetti: innanzitutto perché bisogna fornire i dati personali, che non si sa dove vanno a finire, e in secondo luogo perché non si sa se il gioco sia legale, se tutto funziona nel modo corretto, se in caso di vincita si riceve il proprio pagamento o meno.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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