Vaccino Covid: Sanofi aiuterà Pfizer/Biontech. I dettagli dell’accordo

Pubblicato il 27 Gennaio 2021 alle 15:32 Autore: Guglielmo Sano
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Vaccino Covid: Sanofi aiuterà Pfizer/Biontech. I dettagli dell’accordo

Vaccino Covid – L’azienda farmaceutica francese Sanofi ha raggiunto un accordo con Pfizer/Biontech: metterà a disposizione i suoi stabilimenti per il confezionamento delle fiale. Gli effetti di quella che potrebbe essere una vera e propria svolta nel programma di immunizzazione di massa, però, non si vedranno prima dell’estate.

Vaccino Covid: Sanofi si accorda con Pfizer/Biontech

Vaccino Covid: in arrivo 125 milioni di dosi ai paesi dell’Unione Europea grazie all’accordo raggiunto tra l’azienda farmaceutica francese Sanofi, la tedesca Biontech e l’americana Pfizer. In pratica, Sanofi riceverà il composto Pfizer/Biontech e poi lo incapsulerà nei propri stabilimenti: le prime dosi frutto dell’accordo, d’altra parte, non arriveranno prima dell’estate, il tempo di approntare le questioni logistiche. In ogni caso, l’intesa sembra poter essere una “svolta” sul fronte della distribuzione.

Già a inizio gennaio, poco dopo l’inizio delle vaccinazioni in Italia, da Biontech si avvertiva della necessità di cominciare a produrre anche altri composti contro il Covid, in caso contrario si sarebbero ben presto posti dei problemi di copertura delle richieste. Le criticità si sono concretizzate poco dopo: i ritardi nelle consegne da parte di Pfizer hanno già portato a un rallentamento del programma italiano. Oltre all’Italia, anche altri paesi europei stanno minacciando azioni legali contro il “colosso” americano per lo stesso problema.

Approvazione del composto Astrazeneca a breve?

Sullo sfondo del problema delle consegne, quindi, si impone anche un’altra importante questione: il vaccino Covid di Pfizer/Biontech e quello Moderna sembrano essere le «uniche» certezze sul fronte dell’immunizzazione al momento. L’accordo con Sanofi, infatti, sembra indicare che l’azienda farmaceutica francese abbia scelto di bloccare il composto che stava sviluppando insieme a Gsk: si trattava di vaccino più tradizionale rispetto a quelli di Pfizer/Biontech e Moderna, simile a quello messo a punto da Astrazeneca.

Da sottolineare che quest’ultimo, sebbene già usato nel Regno Unito, aspetta ancora di essere approvato dall’Agenzia Europea del farmaco. Fino a quando non incasserà l’ok dell’Ema – forse già il 29 gennaio (a quel punto le prime spedizioni partirebbero intorno a metà febbraio) – non potrà essere utilizzato nell’Ue.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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