Quando va comunicata la revoca della patente e in quanto tempo?

Pubblicato il 8 Gennaio 2021 alle 11:30 Autore: Claudio Garau

Quando va comunicata la revoca della patente e in quanto tempo?

Già in diverse occasioni ci siamo soffermati sul tema della patente di guida, spiegando come funziona il rinnovo o cosa si rischia in caso di guida con patente sospesa. Qui di seguito vogliamo porre attenzione su una differente questione pratica, che merita certamente un chiarimento e una risposta: in ipotesi di violazione del Codice della Strada, tale da condurre alla revoca della patente, entro quando va comunicata quest’ultima all’automobilista trasgressore? Ovvero entro quanto deve essere spedita, presso la residenza del multato, la raccomandata che di fatto notifica la sanzione (accessoria) della revoca patente e dunque comunica l’annullamento del permesso di guida? Cerchiamo di capirlo, anche tenendo conto della più recente giurisprudenza sul punto.

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Revoca patente di guida: le circostanze che conducono a questa sanzione

La sanzione della revoca della patente di guida, come accennato, non è di poco conto: con essa viene emesso un provvedimento di cancellazione del documento di guida. Le ragioni possono molto diverse tra loro. Tra esse, a titolo meramente esemplificativo, ricordiamo:

  • recidiva rispetto ad una precedente violazione delle regole di cui al CdS;
  • essere individuati dalla polizia alla guida in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di droghe;
  • la guida contromano;
  • la perdita dei requisiti psicofisici;
  • la sostituzione della propria patente con altra di uno stato straniero.

Queste violazioni e, più in generale, tutte le violazioni che in base alla legge conducono alla revoca patente sono certamente eterogenee, ma sono accomunate dall’elemento della gravità: in altre parole, il conducente del veicolo ha commesso un’infrazione così importante che non ci si può limitare ad infliggere una semplice multa. Inoltre, va rimarcato che la revoca della patente nei confronti di un conducente professionista, come un camionista o l’autista di un autobus, costituisce motivo di licenziamento per giusta causa.

Rimandiamo tuttavia ad altro nostro articolo, per vedere nel dettaglio cause, conseguenze e soggetti idonei a disporre la revoca in questione. Come detto, tra poco vedremo la specifica questione del termine entro il quale va comunicato il provvedimento di revoca della patente, così come affrontata recentemente dai giudici di merito.

Tempi di comunicazione della revoca: quali sono?

Come anticipato all’inizio, il tema principale di cui vogliamo occuparci sono le tempistiche della revoca della patente. Il Codice della strada stabilisce che “nell’ipotesi che la revoca della patente costituisca sanzione accessoria l’organo, l’ufficio o comando, che accerta l’esistenza di una delle condizioni per le quali la legge la prevede, entro i cinque giorni successivi, ne dà comunicazione al Prefetto del luogo della commessa violazione. Questi, previo accertamento delle condizioni predette, emette l’ordinanza di revoca e consegna immediata della patente alla Prefettura, anche tramite l’organo di Polizia incaricato dell’esecuzione. Dell’ordinanza si dà comunicazione al competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri“.

La disposizione citata è certamente chiara e dettagliata, ma non dice alcunchè riguardo alla comunicazione della sanzione, da darsi all’automobilista.

Come ben sappiamo, laddove la legge è lacunosa, molto spesso è la giurisprudenza a colmare il vuoto normativo, proprio come ha fatto il giudice di pace di Trapani con una recente sentenza, in cui si legge a chiare lettere che in effetti non sussiste un termine per notificare o comunicare la revoca della patente di guida. Nel caso concreto, al cittadino fu notificato il provvedimento sanzionatorio tre anni dopo l’infrazione, sebbene la nota legge sul procedimento amministrativo disponga che 90 giorni è il tempo massimo per la notificazione.

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In verità, il giudice di pace citato per giungere alla conclusioni appena menzionate, si è riferito ad una sentenza della Cassazione per cui “non è configurabile un interesse del sanzionato ad una immediata notifica del provvedimento di revoca della patente, per il cui adempimento la legge, infatti, non prevede alcun termine“. Secondo la tesi della Suprema Corte, il ritardo tra sanzione e sua comunicazione al trasgressore, inoltre, non può mai comportare, in mancanza di regole precise in tal senso, la nullità della sanzione stessa.

Concludendo, non esistono insomma termine perentori entro cui dover comunicare la revoca della patente a seguito di una grave violazione del CdS. Risultato: all’automobilista potrebbe essere comunicato il provvedimento anche mesi se non anni dopo la trasgressione.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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