Inter, l’ex dg Fassone svela i segreti di Mancini

Pubblicato il 12 Novembre 2015 alle 11:51 Autore: Felice Tommasino

L’Inter spiegata dall’ex dg Marco Fassone. È una lunga intervista quella rilasciata dall’ex direttore generale Fassone ai microfoni di Radio24. Tanti i temi affrontati: la forza della squadra di Mancini soprattutto, ma anche la decisione presa un anno fa di mandare via Mazzarri. L’ex dg ci consegna una certezza: “Non è un caso se i nerazzurri sono primi in classifica”. Primato che l’Inter divide con la Fiorentina di Paulo Sousa arrivata in vetta esprimendo un calcio brillante.

La forza dell’Inter è invece soprattutto la difesa: “Abbiamo inserito Murillo, visto da tempo, e Miranda, preso a giugno. Come prima idea è stata quella di rimettere in sesto la linea difensiva, era una priorità” spiega Fassone. L’ex dg non fa un dramma dei tanti 1-0 dei nerazzurri: “Tanti scudetti sono stati vinti così”. Poi assicura: “Mancini lavora tantissimo sulla costruzione”.

Il tecnico di Jesi, lo ricordiamo, è subentrato un anno fa a Walter Mazzarri. Sull’esonero del tecnico toscano, Fassone spiega: “Abbiamo cercato di costruirgli una squadra su misura. Si sono create una serie di situazioni, tensioni con il pubblico, una parte dei media che gli hanno impedito di esprimersi al meglio. Un anno fa fu indispensabile sostituirlo”.Mancini, Thohir e Fassone

L’ex dg aggiunge: “In quel momento di passaggio tra società diverse, presidenti diversi, la panchina dell’Inter crea pressioni enormi e l’allenatore, forse, subiva troppo la pressione di media, tifosi e non riusciva a dare quello che noi pensavamo potesse dare”.

Poi elogia Mancini: “È bravo perché non subisce dal direttore sportivo, ma partecipa alla costruzione della squadra suggerendo obiettivi”. Al momento dell’esonero di Mazzarri, aggiunge Fassone: “Era l’unico nome valutato, altrimenti saremmo andati avanti in altro modo”.

Quanto agli obiettivi del campo, resta fondamentale la Champions League. Fassone spiega: “Solo l’accesso alla fase a gironi vale tra ii 40-50 milioni. Noi in Italia abbiamo migliorato la cultura alla partecipazione all’Europa League. Nella fase dei preliminari c’è qualche problema, abbiamo fatto anche brutte figure e questo influenza il ranking”.

Il mercato di gennaio è ormai alle porte. Le voci di nuovi acquisti – vedi Pirlo – si rincorrono. Anche se, secondo Fassone, all’Inter non servirebbe un altro centrocampista. E suggerisce: “Io manderei Gnoukouri a giocare, che non gioca più un minuto da quando è arrivato Felipe”.

 

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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