Vaccino Covid: arriva in Italia entro metà gennaio. Per tutti in estate

Pubblicato il 14 Dicembre 2020 alle 12:54 Autore: Guglielmo Sano

Vaccino Covid: a dare nuovi dettagli sul programma di somministrazione su larga scala il commissario all’emergenza coronavirus Arcuri

Iniezione vaccino

Vaccino Covid: arriva in Italia entro metà gennaio. Per tutti in estate

Vaccino Covid: a dare nuovi dettagli sul programma di somministrazione su larga scala il commissario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri nella sua ultima conferenza stampa. Quasi due milioni di dosi alle regioni entro metà gennaio si comincerà da alcune categorie particolari di cittadini.

Vaccino Covid: programma su larga scala in partenza entro metà gennaio

Vaccino Covid: nuovi dettagli sul programma di somministrazione su larga scala, a fornirli direttamente Domenico Arcuri, il commissario all’emergenza sanitaria, nella sua ultima conferenza stampa. Non si prevede più una partenza a fine gennaio 2021 ma già tra giorno 10 e giorno 15: entro metà mese prossimo, infatti, Pfizer potrebbe già rendere disponibili 1,8 milioni di dosi a 300 ospedali che saranno individuati dalle singole regioni. Una volta distribuite, si partirà con le prime vaccinazioni che riguarderanno in primis il personale sanitario e subito dopo gli ospiti delle Rsa, le residenze per anziani.

Si comincia da personale sanitario e anziani delle Rsa

Vaccino Covid: quindi, già entro metà gennaio 2021 si prevede di dare il via al programma di somministrazione di massa visto l’ok ormai scontato che dovrebbe incassare, non oltre dicembre, il composto realizzato da Pfizer-Biontech. Un’accelerazione decisiva che, dopo un simbolico “V-Day”, un “giorno del vaccino” europeo in cui si procederà simultaneamente alle prime vaccinazioni tutta l’Ue, permetterà di far entrare subito a regime il piano di immunizzazione su larga scala.

Composto disponibile per tutti entro fine estate

Nelle prossime ore, ha detto sempre Arcuri, le singole regioni dovrebbero comunicare il numero di persone che rientrerebbero nella prima tranche di vaccinazioni, dunque, giorno 18 potrebbe partire la fase delle adesioni su base volontaria: dopo personale sanitario e residenti delle Rsa la priorità verrà data agli over 80 ma considerando che, secondo le stime, l’Italia potrà contare su circa 10 milioni di dosi dei composti Pfizer e Moderna entro marzo (a quel punto dovrebbero arrivare anche gli altri vaccini, come quello di Astrazeneca) è plausibile che a fine estate tutti i cittadini italiani avranno la possibilità di accedere al vaccino.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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