Lotteria scontrini 2021 e spese escluse dal meccanismo: quali sono?

Pubblicato il 11 Dicembre 2020 alle 15:46 Autore: Claudio Garau
scontrini in pila

Lotteria scontrini 2021 e spese escluse dal meccanismo: quali sono?

Con l’inizio del 2021 scatterà la lotteria scontrini 2021, già oggetto di rinvio a seguito del Decreto Rilancio. Originariamente prevista dal primo luglio 2020, il provvedimento ha previsto il differimento dei termini di decorrenza del nuovo concorso a premi fiscale. La proroga è stata prodotta in ragione della situazione di emergenza epidemiologica, che ha portato alla chiusura di buona parte degli esercizi commerciali e che, per gli scarsi spostamenti dei cittadini, ha reso complicata la distribuzione e l’attivazione dei registratori telematici per gli esercenti. Ma ormai ci siamo: qui di seguito vogliamo chiarire in sintesi in che cosa consiste questa lotteria – già prevista dalla legge di Bilancio 2017 e poi oggetto di vari rinvii – perchè è stata ideata e, soprattutto, vogliamo fare luce sulle spese escluse dal meccanismo della lotteria scontrini. Vediamo in dettaglio.

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Lotteria degli scontrini: cos’è e finalità

La lotteria scontrini 2021 consiste, in buona sostanza, in un’estrazione a premi, che consente ai partecipanti di vincere somme in denaro fino a  5 milioni di euro, compiendo ogni tipo di acquisto di beni o servizi, di cifra pari ad almeno 1 euro. Già da ora si può chiedere il codice per partecipare alle estrazioni, e puntare quindi a vincere i premi in palio.

Gli acquisti devono però essere compiuti al di fuori dall’esercizio di attività imprenditoriali, arte o professione, presso negozi fisici, ovvero esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi. E’ possibile partecipare alla lotteria scontrini 2021 avvalendosi di metodi ‘cashless‘, ovvero con carta o bancomat, ma anche con il denaro contante: tuttavia, in quest’ultimo caso, ci saranno meno chances di vittoria.

Ogni settimana saranno previste 15 estrazioni, con premi da 25.000 euro per il consumatore e di 5.000 euro per i commercianti. A livello mensile, le estrazioni saranno 10 con premi da 100.000 euro e 20.000 euro per i negozianti. Ma non solo: c’è anche un maxi-premio di fine anno, corrispondente a 5 milioni di euro per il consumatore ed 1 milione per il negoziante. Si tratta insomma di cifre ragguardevoli e che potrebbero spingere non poche persone ad usare stabilmente strumenti di pagamento elettronico, per partecipare alla lotteria scontrini.

E’ già possibile richiedere il codice lotteria, per partecipare alle estrazioni, sul portale web apposito.

Due essenzialmente, e tra loro collegate e intuibili, le finalità della lotteria scontrini:

  • combattere l’evasione fiscale;
  • favorire l’utilizzo di strumenti elettronici di pagamento, che per loro natura consentono la ‘tracciabilità’ delle operazioni da parte del Fisco.

La partecipazione alla lotteria scontrini 2021 è comunque facoltativa, e per farlo occorre mostrare all’esercente convenzionato, al momento dell’acquisto o e senza obbligo alcuno d’identificazione, il codice lotteria.

Quali spese sono tagliate fuori?

Riguardo alle modalità per concorrere, c’è stato un parziale dietrofront del Governo, giacchè è stata ‘recuperata’ la possibilità di partecipare alla lotteria scontrini anche pagando con banconote. Ciò che, invece, sarà limitato sarà l’ambito di acquisti su cui varrà l’estrazione, e non il modo d’acquisto.

La ragione è semplice: certe spese, come ad esempio quelle per medicinali o visite mediche, già si avvalgono di una importante detrazione fiscale pari al 19%. Insomma, non è previsto il cumulo di lotteria scontrini e agevolazione.

Tuttavia, il cliente si troverà di fronte all’alternativa e potrà scegliere se far valere la detrazione fiscale mostrando il proprio codice fiscale, oppure se partecipare all’estrazione, ottenendo i biglietti ma rinunciando al citato 19% di detrazione.

Attenzione però: per qualsiasi tipo di spesa fatta tramite internet, non varrà la lotteria scontrini, giacchè si tratta di costi su cui non vale l’obbligo di emissione di scontrino elettronico e ciò giustifica l’impossibilità di partecipare.

Onde non cadere in equivoci e per sgomberare il campo da ogni dubbio, vediamo ora, in rapida rassegna, tutte le spese che danno diritto alla detrazione, in alternativa alla partecipazione alla lotteria scontrini:

  • spese per l’affitto;
  • spese per la scuola;
  • spese per l’acquisto di cani-guida;
  • spese per l’asilo nido;
  • spese funebri;
  • spese per le attività sportive dei figli;
  • erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche;
  • contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
  • spese pagate per studenti che hanno disturbi di apprendimento;
  • spese per l’abbonamento mezzi pubblici;
  • spese per la frequenza all’università, sia pubblica che privata;
  • spese legate ai contributi pagati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
  • spese mediche e sanitarie per soggetti disabili;
  • premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza;
  • premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi;
  • spese di ambito veterinario;
  • spese sanitarie, per la porzione che supera la franchigia di 129 euro;
  • spese per l’assistenza personale di anziani;
  • spese per intermediazione immobiliare;
  • spese per canoni di locazione pagati da studenti universitari fuori sede.

Concludendo, com’è evidente si tratta di un vasto ambito di spese, cui il privato consumatore dovrà fare riferimento a partire dal primo gennaio 2021, per poi scegliere tra lotteria scontrini ed agevolazione fiscale.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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