Vaccino Covid obbligatorio: quali sono i casi estremi e chi dovrà farlo

Pubblicato il 23 Novembre 2020 alle 15:05 Autore: Guglielmo Sano

Vaccino Covid obbligatorio, magari esclusivamente per alcuni soggetti particolarmente “fragili” o in alcune fasce d’età? Risponde Speranza

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Vaccino Covid obbligatorio: quali sono i casi estremi e chi dovrà farlo

Vaccino Covid obbligatorio, magari esclusivamente per alcuni soggetti particolarmente “fragili” o in alcune fasce d’età? Il ministro della Salute Speranza ha fornito alcuni chiarimenti sul programma di immunizzazione.

Vaccino Covid obbligatorio? I chiarimenti di Speranza

Il piano di immunizzazione su larga scala contro il nuovo coronavirus dovrebbe partire nei primi mesi del 2021, le prime dosi dovrebbero arrivare già per gennaio (ma saranno riservate alla “prima linea” nel contrasto all’epidemia e ai soggetti più a rischio). Si sa che il governo ha intenzione di tracciare le somministrazioni (chi e dove fa il vaccino in un database su base nazionale) mentre non è ancora chiaro se il vaccino Covid sarà obbligatorio per alcune categorie di cittadini (a parte i lavoratori del settore sanitario). In un’intervista rilasciata nella serata di ieri, domenica 22 novembre, alla trasmissione di Rai 3 Che tempo che fa il ministro della Salute Speranza l’Italia ha detto che l’Italia dovrà “provare a raggiungere l’immunità di gregge con la persuasione e non con l’obbligatorietà”.

In sostanza, niente obblighi: la vaccinazione sarà solo su base volontaria. D’altra parte, lo stesso ministro non ha potuto nascondere che per massimizzare l’efficacia della campagna di vaccinazione anti Covid sarà necessaria l’adesione di moltissimi italiani: insomma, se il numero di persone che volontariamente sceglieranno di vaccinarsi non raggiungerà i livelli previsti nei primi 3-6 mesi del 2021 è probabile che verrà introdotto l’obbligo di vaccinarsi contro il nuovo coronavirus per le categorie più a rischio (over 60 e “fragili”).

Vaccino obbligatorio solo in casi estremi

Sull’obbligo del vaccino Covid obbligatorio si muove sulla stessa linea l’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa). Imporre la somministrazione del vaccino, ha dichiarato sul punto il direttore dell’Aifa Nicola Magrini, è un “meccanismo delicato che va riservato solo in casi estremi”. Tradotto, solo nel caso in cui la percentuale di chi sceglie volontariamente di vaccinarsi sarà talmente bassa da rendere inutile il programma di immunizzazione generale.

Tuttavia, sempre Magrini predica serenità, “stimiamo che nel primo e secondo trimestre del prossimo anno le adesioni alla vaccinazione offerta ai soggetti a rischio saranno di molto superiori al 75%”, successivamente, “quando passeremo alla vaccinazione di massa, l’adesione dovrebbe superare comunque il 70%”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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