Terza ondata coronavirus: quando è data per certa e previsioni data

Pubblicato il 23 Novembre 2020 alle 13:19 Autore: Guglielmo Sano

Terza ondata coronavirus: primi segnali di decrescita dell’epidemia, intanto, prosegue il dibattito su una possibile nuova impennata

Terza ondata coronavirus: quando è data per certa e previsioni data

Terza ondata coronavirus: quando è data per certa e previsioni data

Terza ondata coronavirus: arrivano i primi segnali di decrescita dell’epidemia, nel frattempo, prosegue il dibattito sulla possibilità e l’entità di una nuova impennata dei contagi. Quando come potrebbe avvenire secondo gli studiosi.

Terza ondata coronavirus: “sarebbe insostenibile”

Terza ondata coronavirus: uno degli scienziati che più spesso negli ultimi tempi sta ammonendo sui rischi di una nuova impennata dei contagi è Walter Ricciardi. Il consulente del Ministro della Salute Speranza poche ore fa, nel corso della trasmissione della mattina di Rai 3 Agorà, ha voluto sottolineare come un allentamento delle misure anti-contagio durante le festività natalizie “sarebbe insostenibile per i nostri ospedali” che “in questo momento sono sotto pressione in tutta Italia”.

Almeno per tutto il prossimo dicembre, allora, bisogna continuare a “limitare la mobilità” dice Ricciardi: attualmente si sta assistendo solo a un “rallentamento” della diffusione del nuovo coronavirus, solo quando si vedrà un “appiattimento” dell’aumento dei contagi sarà possibile parlare di un allentamento delle restrizioni. Un mese, un mese e mezzo: queste le tempistiche per il raggiungimento del cosiddetto plateau.

Nuova impennata a inizio 2021?

Dunque, solo un rallentamento dei contagi quello che si sta concretizzando nelle ultime settimane: probabilmente intorno a Natale si toccherà il plateau, insomma, il numero dei casi e soprattutto di quelli più gravi permetterà al sistema sanitario di respirare. Tuttavia, una nuova impennata dell’epidemia si dovrebbe avere già a inizio anno.

In sostanza, gli studiosi prevedono una Terza ondata tra metà gennaio e metà febbraio o tra fine gennaio e fine febbraio, insieme al picco dell’influenza comune. Secondo le analisi degli scienziati, infatti, ogni “ondata” dura circa 100 giorni: in questo arco di tempo i contagi prima si alzano in modo netto e poi, dopo aver raggiunto un picco, cominciano a calare, senza però mai raggiungere lo “zero”. Un movimento a onde (curva asintotica), appunto, che non si potrà arrestare senza un vaccino.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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