Pensioni ultime notizie: riforma Inps, ecco i 4 punti fondamentali

Pubblicato il 16 Novembre 2020 alle 07:30 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie riforma Inps

Pensioni ultime notizie: riforma Inps, ecco i 4 punti fondamentali

Pensioni ultime notizie: si continua a discutere sulle principali novità che saranno contenute nella prossima riforma del sistema previdenziale. Come ormai è noto Quota 100 proseguirà fino a scadenza naturale, ovvero fino al 31 dicembre 2021. Se non ci dovesse essere una misura che la sostituisca degnamente, si andrebbe a creare uno scalone di 5 anni tra l’età pensionabile fino al 31 dicembre 2021 e quella a decorrere dal 1° gennaio 2022, tornando a pieno ed esclusivo regime i requisiti della Legge Fornero. A ogni modo le proposte all’orizzonte già ci sono: ecco quali sono i quattro punti chiave principali.

Pensioni ultime notizie: flessibilità in uscita e lavori gravosi e usuranti

Per quanto riguarda la flessibilità in uscita si pensa di ridurre l’età di accesso alla pensione, soprattutto per chi svolge lavori gravosi e usuranti, estendendo la platea di beneficiari. Si sta lavorando su requisiti corrispondenti a 62 anni di età anagrafica e almeno 20 anni di contributi, ma il metodo di calcolo dell’assegno sarebbe interamente contributivo (mentre la parte retributiva scatterebbe a partire dall’età della pensione ordinaria, ovvero 67 anni). Dei lavori usuranti ne abbiamo parlato in questo articolo e su questo aspetto è anche bene ricordare il possibile potenziamento di Ape sociale e Quota 41 precoci (ma per i lavoratori gravosi, che sono altra cosa).

Pensione di garanzia e riscatto contributi

Altro aspetto controverso e che occuperà il dibattito pensionistico da qui ai prossimi anni è la pensione delle generazioni attuali, i lavoratori di oggi, i pensionati di domani, che rischiano di avere assegni molto bassi. Si parla di pensione di garanzia, proprio per assicurare un futuro previdenziale dignitoso a chi ha dovuto affrontare carriere nel segno della precarietà e della discontinuità. Altra possibile soluzione riguarda l’utilizzo dei periodi di formazione al fine di coprire i buchi contributivi.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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