Bonus IoLavoro 2020: importo, a chi spetta e come funziona

Pubblicato il 2 Novembre 2020 alle 12:11 Autore: Claudio Garau
Assunzione lavoratore in Cassa integrazione 2020: gli incentivi

Bonus IoLavoro 2020: importo, a chi spetta e come funziona

Forse non tutti sanno che c’è stato l’ok all’incentivo per le assunzioni denominato “bonus IoLavoro“, ovvero un ulteriore strumento pensato anche e soprattutto per reagire a questa difficile fase del mondo dell’occupazione in Italia. Cerchiamo dunque di capire di che cosa si tratta, come funziona e quali sono i destinatari di questa agevolazione contributiva, anche sulla scorta della circolare Inps n. 124 dello scorso 26 ottobre, che fornisce le indicazioni operative necessarie per il Bonus IoLavoro al fine di incentivare le assunzioni.

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Bonus IoLavoro: che cos’è in concreto

In buona sostanza, l’incentivo IoLavoro consiste in un’agevolazione contributiva prevista per le assunzioni di nuovo personale a tempo indeterminato – incluse anche le conversioni di rapporti a termine – di soggetti in condizione di disoccupazione, ovvero persone senza impiego che dichiarano al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità ad un nuovo impiego e alla partecipazione a iniziative di politica attiva del lavoro, in accordo con il centro per l’impiego di riferimento.

La circolare Inps n. 124 del 26 ottobre 2020 citata dà significative istruzioni operative per i datori di lavoro ed aziende che intendono avvalersi di detto bonus “IoLavoro”, ossia un incentivo per le assunzioni stabilito dal decreto direttoriale n. 52 del 2020 dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche attive del lavoro), in attuazione del comma 247 art 1 della legge di bilancio 2019. L’incentivo in oggetto vale per tutte le assunzioni a tempo indeterminato compiute dal primo gennaio al 31 dicembre 2020 sul tutta la penisola. Ricordiamo però che detta agevolazione è fruibile entro e non oltre il 28 febbraio del 2022, se non si tratta di una ipotesi di sospensione, per la quale scatta il differimento del periodo di godimento del beneficio (ad es. il caso dell’assenza obbligatoria per maternità). La circolare Inps di fine ottobre integra le norme previste per il bonus IoLavoro con una serie di informazioni di orientamento circa la gestione degli adempimenti previdenziali, connessi all’applicazione dell’esonero contributivo.

Chi beneficerà del bonus IoLavoro? I requisiti

A questo punto, bisogna chiarire chi potrà beneficiare dell’agevolazione, e chi non potrà. Ebbene, il bonus IoLavoro si riferisce ai datori di lavoro del settore privato, non per forza imprenditori, che decidano di assumere con contratti a tempo indeterminato:

  • soggetti disoccupati con un’età anagrafica inclusa tra i 16 e i 24 anni;
  • soggetti disoccupati con almeno 25 anni di età o più, senza impiego retribuito da almeno un semestre.

Ma attenzione: la persona che si intende assumere, non deve aver avuto già un precedente contratto e rapporto lavorativo con l’identico datore di lavoro, negli ultimi 6 mesi. Ciò vale a meno che il rapporto di lavoro a tempo determinato sia trasformato in un rapporto a tempo indeterminato (stabilizzazione). Detto bonus vale anche per persone con un reddito, a patto che non superi gli 8.145 euro se lavoratori subordinati, o i 4.800 euro se lavoratori autonomi.

Come sopra accennato, per accedere al bonus IoLavoro i lavoratori disoccupati debbono comunque dichiarare la propria disponibilità immediata a svolgere attività di lavoro o comunque a partecipare a percorsi di politica attiva, su cui sia registrato un accordo con il centro per l’impiego di riferimento.

Vediamo anche – in sintesi – quelli che sono i rapporti di lavoro che non sono coperti dall’agevolazione contributiva in esame:

  • assunzioni con contratto intermittente;
  • assunzioni con contratto di lavoro domestico;
  • contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, ma anche in contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca;
  • lavoro occasionale.

Ricapitolando, sono quindi incentivabili le assunzioni e le trasformazioni dei rapporti di lavoro:

  • con somministrazione;
  • a tempo indeterminato;
  • di apprendistato professionalizzante;
  • dipendente, previsti come attuazione del vincolo associativo con una cooperativa di lavoro.

Il bonus IoLavoro può essere assegnato sia per i contratti a tempo parziale, sia per quelli a tempo pieno, ma in relazione al singolo lavoratore, può essere riconosciuto soltanto per un rapporto.

Gli stanziamenti per Regione

Abbiamo detto che l’incentivo IoLavoro è riconosciuto in tutta Italia, ma con delle differenze territoriali in materia di stanziamenti. Il bonus è applicato, indipendentemente dalla località di residenza del lavoratore e:

  • per le Regioni meno sviluppate, ovvero Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia e Puglia, è previsto stanziamento complessivo pari a 234 milioni di euro;
  • per le Regioni più sviluppate, ovvero Lazio, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Umbria, Marche, è previsto uno stanziamento complessivo pari a 12.400.000,00 di euro;
  • per le Regioni in transizione: Molise, Sardegna e Abruzzo, è previsto uno stanziamento corrispondente a 83.000.000,00 di euro, sebbene le risorse siano destinate anche alle Regioni meno sviluppate.

Giacchè le Regioni meno sviluppate sono, in base alla normativa, destinatarie di due distinti stanziamenti, l’Inps è tenuta a verificare la disponibilità delle risorse sul contatore previste in via prioritaria per queste Regioni e soltanto in via residuale per le Regioni meno sviluppate e in transizione.

A quanto ammonta l’incentivo e come ottenerlo

L’agevolazione in questione è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro che se ne avvale, con esclusione dei premi e contributi spettanti all’INAIL, per un importo totale di 8.060,00 euro su base annua, che deve essere riparametrato e applicato su base mensile per 12 mensilità a partire dalla data in cui il datore di lavoro decide per l’assunzione o per la trasformazione del rapporto di lavoro da determinato a tempo indeterminato, ovvero la stabilizzazione.
La soglia massima di esonero della contribuzione del datore, collegata al periodo di paga mensile corrisponde a 671,66 euro e, per i rapporti di lavoro posti in essere e risolti nel corso del mese, la soglia va riproporzionata, prendendo come riferimento la misura di 21,66 euro per ciascun giorno di fruizione dell’esonero contributivo in oggetto.

Per i rapporti di lavoro part-time il massimale del bonus IoLavoro va diminuito proporzionalmente.

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I datori di lavoro in regola con gli obblighi di versamento contributivo (DURC), con la normativa sul diritto del lavoro vigente e con gli accordi collettivi, possono fare domanda per l’incentivo in via telematica all’Inps. Nello specifico, va compilata una doppia domanda online tramite il portale delle agevolazioni (ex DiResCo). La prima domanda è mirata a prenotare il bonus IoLavoro, in relazione alle disponibilità sussistente del fondo per il 2020. La seconda domanda è una conferma da presentare a pena di decadenza, entro dieci giorni di calendario dalla data di accoglimento della prenotazione, rendendo nota l’effettiva assunzione del dipendente. Inoltre, l’ottenimento del bonus IoLavoro potrà darsi con conguaglio nelle denunce contributive Uniemens. C’è tempo fino al 28 febbraio per fruire dell’agevolazione contributiva, altrimenti scatta la decadenza.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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