Referendum 2020: affluenza e come votare. La diretta LIVE

Pubblicato il 20 Settembre 2020 alle 11:10 Autore: Guglielmo Sano

Referendum 2020: domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre si vota per il rinnovo di 7 consigli regionali e in più di 960 comuni mentre tutti gli italiani aventi diritto sono chiamati a esprimersi sulla modifica costituzionale relativa al taglio dei parlamentari

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Referendum 2020: affluenza, quorum e come votare. La diretta LIVE

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00.30 Affluenza: alle ore 19 la percentuale si era fermata al 29,68%, alle 23 è arrivata a sfiorare il 30%. Nel dettaglio, è arrivata al 39,38% a livello nazionale. Di seguito il dato regione per regione:

  • ABRUZZO 36,47%
  • BASILICATA 36,96%
  • CALABRIA 32,42%
  • CAMPANIA 42,78%
  • EMILIA-ROMAGNA 41,59%
  • FRIULI-VENEZIA GIULIA 36,34%
  • LAZIO 33,06%
  • LIGURIA 44,04%
  • LOMBARDIA 39,01%
  • MARCHE 47,56%
  • MOLISE 33,33%
  • PIEMONTE 38,81%
  • PUGLIA 43,74%
  • SARDEGNA 23,41%
  • SICILIA 24,78%
  • TOSCANA 48,29%
  • TRENTINO-ALTO ADIGE 54,42%
  • UMBRIA 33,09%
  • VALLE D’AOSTA 56,37%
  • VENETO 51,04%

15.00: La mappa dell’affluenza in tutta Italia. Visibile soprattutto al Centro Sud la differenza tra i luoghi in cui si vota anche alle amministrative o solo al referendum

13.00: Referendum 2020 – Affluenza alle ore 12 intorno a 12,30%. Di seguito la percentuale regione per regione.

ITALIA: 12,25% (7806 sezioni su 7903)

ABRUZZO: 10,61% definitiva
BASILICATA: 9,40% definitiva
CALABRIA: 8,58% 402/404
CAMPANIA: 12,47% 503/550
EMILIA-ROMAGNA: 14,19% 327/328
FRIULI-VENEZIA GIULIA: 12,40% definitiva
LAZIO: 10,87% 376/378
LIGURIA: 15,43% 229/234
LOMBARDIA: 12,68% 1501/1506
MARCHE: 14,90% 226/227
MOLISE: 9,76% definitiva
PIEMONTE: 12,03% 1169/1181
PUGLIA: 13,29% 248/257
SARDEGNA: 7,76% definitiva
SICILIA: 6,41% definitiva
TOSCANA: 15,40% 270/273
TRENTINO-ALTO ADIGE: 16,04% definitiva
UMBRIA: 9,56% definitiva
VALLE D’AOSTA: 19,49% definitiva
VENETO: 16,30% 553/563

11.10 Referendum 2020: comincia la diretta Tp!


Referendum 2020: domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre si vota per il rinnovo di 7 consigli regionali e in più di 960 comuni mentre tutti gli italiani aventi diritto sono chiamati a esprimersi sulla modifica costituzionale relativa al taglio dei parlamentari. La giornata elettorale in diretta su TP.

Referendum 2020: quando si vota?

Referendum 2020: come per le elezioni regionali e comunali, anche per la consultazione popolare riguardante la modifica costituzionale riguardante il taglio dei Parlamentari si vota domenica 20, dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 21 settembre, dalle ore 7 alle ore 15. Lo spoglio comincerà subito dopo la chiusura delle urne.

Gli elettori sono tenuti a portare al seggio un documento di identità valido (in base ad apposita proroga quelli scaduti sono validi fino al 31 dicembre 2020), la propria tessera elettorale (bisogna assicurarsi che gli spazi per i timbri non siano esauriti) e la mascherina (non si potrà fare accesso al seggio se non si indossa). Non ci saranno termoscanner presso i luoghi di voto: la misurazione della temperatura andrà effettuata a casa, se supera i 37,5 gradi è vietato andare a votare (Tutte le norme anti-contagio previste).

Il quesito referendario: Sì o No

Referendum 2020: domenica 20 e lunedì 21 settembre, gli italiani sono chiamati a esprimersi sul taglio dei parlamentari per come approvato dal Parlamento l’8 ottobre 2019 (Come si sono schierati i partiti). In caso di vittoria del Sì, il numero di deputati passerà da 630 a 400 e il numero dei senatori da 315 a 200. Invece, in caso di vittoria del No, il numero dei parlamentari resterà invariato (Le ragioni dei fronti opposti).

Da segnalare che quello sul taglio dei parlamentari (modifica degli articoli 56, 57, 59 della Costituzione) è un referendum confermativo, il quarto della storia italiana: ciò significa che non è previsto il quorum (Il fac-simile della scheda elettorale). Sostanzialmente, vince la risposta che prende più voti a prescindere dal numero di votanti.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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