Dimissioni Spid da novembre 2020: come farle e cosa cambia

Pubblicato il 3 Settembre 2020 alle 14:54 Autore: Claudio Garau
Dimissioni Spid da novembre 2020: come farle e cosa cambia

Dimissioni Spid da novembre 2020: come farle e cosa cambia 

Qualche giorno fa ci siamo occupati della procedura delle dimissioni telematiche, che sostituisce quella utilizzata in passato, talvolta con prevaricazione del datore di lavoro nei confronti del lavoratore. Qui di seguito vogliamo vedere un po’ più da vicino una novità cui abbiamo già accennato: a partire dal 15 novembre 2020 il solo modo per dimettersi in conformità alla legge, sarà utilizzare lo Spid, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Facciamo dunque chiarezza e vediamo cosa cambierà a breve.

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Come appena anticipato, dalla data sopra indicata, cesserà il servizio con cui dare le dimissioni online, tramite le ordinarie credenziali di accesso ai servizi online del ministero del Lavoro: si entrerà solo con il nuovo meccanismo dell’identità digitale, ovvero con lo Spid.

Fino al 14 novembre, tuttavia, l’interessato a dimettersi potrà farlo anche con il Pin dispositivo Inps ed il meccanismo previsto dal Ministero del Lavoro. In altre parole, a partire da metà novembre, saranno possibili le sole dimissioni Spid e per fare accesso al portale ministeriale inerente le pratiche di dimissioni o per servirsi di quanto offerto in materia da Cliclavoro, sarà necessario – come appena detto – servirsi dello Spid, di cui dettagliate informazioni possono trovarsi sul sito web dedicato. Altri e diversi strumenti di autenticazione non saranno più ammessi, per accedere ai servizi digitali del Ministero del Lavoro.

In verità lo Spid è utilizzabile già ora, in affiancamento al meccanismo del Pin dispositivo Inps e al meccanismo con credenziali di Cliclavoro; da novembre, invece da tre possibili e diverse procedure per dare le dimissioni, si passerà ad una sola, ovvero le dimissioni Spid diverranno l’unico ponte tra lavoratore e servizi appositi del Ministero del Lavoro. L’esigenze è evidentemente quella di semplificare la burocrazia e snellire il complesso delle procedure, convogliando quelle finora previste in una sola. Chiarificatrici, da questo punto di vista, le parole usata dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che ha parlato espressamente di: “esigenza di accelerare sulla trasformazione digitale e sulla possibilità di erogare servizi telematici, come recentemente confermato dal decreto Semplificazioni“.

Concludendo, tale cambiamento era già stato previsto per metà marzo 2020, ma il coronavirus ha portato il Governo a ritenere opportuno un rinvio, spostando l’applicazione delle regole sulle nuove dimissioni Spid al prossimo novembre.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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