Riapertura scuola: un infermiere per ogni istituto. La proposta

Pubblicato il 31 Agosto 2020 alle 14:35
Aggiornato il: 3 Settembre 2020 alle 21:49
Autore: Guglielmo Sano

Riapertura scuola: in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico si potrebbe dotare ogni scuola di un infermiere. I dettagli della proposta

Riapertura scuola: un infermiere per ogni istituto. La proposta
Riapertura scuola: un infermiere per ogni istituto. La proposta

Riapertura scuola: in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico la Fnopi propone di dotare ogni scuola di un infermiere. Ecco i dettagli della proposta avanzata dalla federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche.

Riapertura scuola: un infermiere per ogni istituto

Riapertura scuola: la Fnopi propone di dotare ogni istituto di un infermiere in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. D’altra parte, si vuole sottolineare dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, il cosiddetto Referente per il Covid che dovrà essere nominato in ogni istituto scolastico farà da tramite tra il dirigente scolastico e le autorità sanitarie, compito che in molti paesi europei è ricoperto appunto da un infermiere professionista.

“La nostra Federazione assicura la massima collaborazione alle istituzioni per consentire una riapertura in sicurezza delle scuole” offre il proprio aiuto il Presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli. Sul punto quest’ultima ha poi aggiunto che “Avere un professionista infermiere a scuola garantisce il rispetto dei diritti di tutela alla salute e diritto allo studio; trasmette una maggiore sicurezza ai genitori che vedono preso in carico globalmente il proprio figlio e si riduce l’assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie”.

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Infermiere scolastico: cosa farebbe?

Riapertura scuola – sempre il Presidente Mangiacavalli ha voluto tratteggiare il profilo dell’infermiere scolastico nel contesto di un momento delicatissimo come quello della ripartenza degli istituti post scoppio dell’epidemia: “in sostanza sarà presente nei plessi e potrà agire proattivamente e non solo su chiamata per verificare la corretta applicazione delle misure anti-COVID, ma anche la salute e i bisogni assistenziali degli alunni (e del personale docente) non-COVID (in Italia ci sono circa 246mila alunni con disabilità che necessitano di assistenza), allertando e attivando in caso di necessità il medico del dipartimento di prevenzione a cui il plesso scolastico fa riferimento. La funzione dell’infermiere scolastico così organizzato non è un nuovo ruolo da inserire, ma una componente di quello dell’infermiere di famiglia e comunità introdotto dal Patto per la Salute e dal decreto Rilancio, proprio per la caratteristica di “comunità” delle scuole. Oltre all’assistenza, coordina e supervisiona le persone che fanno parte della rete assistenziale della comunità, opera in sinergia con le organizzazioni, i Mmg e gli altri professionisti, collabora con il medico di medicina generale, con i professionisti di servizi socioassistenziali e il volontariato, progetta e attiva iniziative di promozione della salute, applica strategie e metodi educativi a gruppi di persone, per il miglioramento di abitudini e stili di vita e per il self-management”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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