Social TP, Recovery fund: lettori non lo ritengono un accordo epocale

Pubblicato il 4 Agosto 2020 alle 20:09
Aggiornato il: 21 Agosto 2020 alle 11:57
Autore: Eugenio Galioto

Social TP, Recovery fund: la maggior parte dei lettori non lo ritiene un accordo epocale. Molti i commenti apologetici e di sostegno al governo Conte

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Social TP, Recovery fund: lettori non lo ritengono un accordo epocale

Tra gli appuntamenti più importanti del luglio appena trascorso è da annoverare sicuramente il negoziato europeo sul Recovery fund e sul bilancio comunitario 2021-2027, conclusosi con un compromesso tra Paesi frugali e Paesi mediterranei per quanto riguarda il rapporto tra il volume dei prestiti e quello delle sovvenzioni che ogni Stato potrà ricevere per far fronte alla crisi pandemica. L’accordo raggiunto vede l’Italia portare a casa 82 miliardi di sovvenzioni e ben 127 di prestiti, anche se le condizionalità presenti, l’introduzione di un freno d’emergenza, fortemente voluto dai frugali conducono molti osservatori a parlare di una “vittoria di Pirro”, se non apertamente di rischio di trovarsi “la Troika in casa”.

Dunque, noi di Termometro Politico – da sempre amanti del polemos politico – abbiamo pensato di dar voce ai nostri lettori, chiedendo loro, attraverso il nostro consueto “sondaggio social”, cosa ne pensassero dell’accordo raggiunto da Conte in sede del Consiglio europeo sul Recovery fund. A questi abbiamo semplicemente chiesto: “ha ragione il governo a parlare di “svolta storica” e di cambiamento dell’Ue oppure avremo la Troika in casa?”.

La maggior parte dei nostri lettori (720 contro 484) ritiene che Conte non abbia raggiunto alcun “accordo epocale” sul Recovery fund.

Non sono mancati, anche in questo caso, accesi dibattiti tra sostenitori di Conte e i suoi detrattori, distinzione che ricalca (anche se non in tutti i casi) la divisione tra europeisti, allorché critici, ed euro-scettici.

Abbiamo scelto di riportare qui i commenti più rappresentativi tra gli entusiasti e i detrattori dell’accordo raggiunto sul Recovery fund.

Ricordiamo altresì che non si tratta di un sondaggio scientifico condotto su un campione rappresentativo, bensì di una sentiment analysis sulla base delle risposte e dei commenti dei nostri lettori.

Recovery fund, contrari all’accordo: un altro Mes? Il timore degli euro-scettici

Tra i contrari all’accordo raggiunto sul Recovery fund, la maggioranza argomenta la propria posizione lamentando le condizionalità presenti nell’intesa conseguita. “Il Mes in confronto alle condizionalità del Recovery fund, è una barzelletta” – scrive un lettore, mentre un altro commenta: “Assolutamente NO. È un Mes mascherato”. Un altro ancora parla apertamente di “raggiro”: “NO, i soldi se arriveranno, sarànel 2021. Siamo stati raggirati, siamo sotto ricatto da tutti gli stati europei, se ad uno solo di loro non va come li spenderanno saranno blocccati e per di piu’quasi la metàdovremo ridarli con interessi. Hanno fatto il loro gioco e sicuramente qualche stato del Nord ci bloccherài fondi con banali scuse”.

Si insiste molto sul problema delle condizionalità associate al Recovery fund: “Purtroppo dovremo rispondere di ogni decisione, e questo non è un male visto la classe politica che ci governa, ciò significa che siamo sotto ricatto e che saremo indebitati fin sopra i capelli, al di la’del fatto che gli aiuti non arriveranno prima di primavera 2021! Tutti contenti….”; “Se per epocale s’intende che ci danno 25mld a fondo perduto e che ci dicono come e dove dobbiamo spenderli a fronte di condizioni che sono poi tagli, si l’ha raggiunto. In negativo”; “Non ha ragione il governo, poiché con questo accordo in Consiglio Europeo di questa settimana.. Arriveremo ad approvare il MES e quindi ad avere la Troika in casa nostra che ci dettera’le cose da fare e tra le quali c’è la svendita totale del nostro patrimonio statale, di aziende multinazionali e del tesoretto di Bankitalia come scrisse Colao nel suo documento!”.

C’è inoltre chi sottolinea il problema dei prestiti previsti dal Recovery fund che comporteranno un maggior indebitamento dell’Italia (“Più debito e meno fondo perduto. Assolutamente NO!”; “Ci ha seppellito ancora di più nei debiti.”) e chi la questione della tempistica (“I soldi servono ota non fra un anno che chissàse ci saremo e come saremo messi”).

Qualcuno associa allo scetticismo sul risultato raggiunto una sfiducia nei confronti del governo e della task force sul Recovery fund annunciata da Conte: “Io dico no per due motivi il primo è che questi non sono soldi che ci verranno dati sono titoli che gli stati europei emetteranno per venderli e darci i soldi, quindi non ci stanno regalando niente, il secondo è che tutto ciò avverrà nel 2021 e direi che è un po tardi visto i problemi che abbiamo oggi in Italia, oltretutto aggiungo che ho un po paura nel pensare come verranno spesi questi soldi, spero non pagheranno un altro gruppo di esperti che non ci capiscono una mazza o ancora peggio in inutili bonus….. Vedremo!!!”. Un altro è ancora più incisivo: “HA FATTO SOLO QUELLO CHE GLI HANNO ORDINATO, E SICURAMENTE NON HA VANTAGGIO DEGLI ITALIANI”; “Non hanno risolto proprio niente. Poveri noi”.

Altri sottolineano che il compromesso raggiunto sul Recovery fund è conseguenziale alla volontà di tenuta dell’Ue che, se non avesse ceduto su alcune richieste (quali ad esempio le sovvenzioni) avrebbe corso il rischio di disintegrazione: “No. L’avrebbero concesso a qualunque mediocre si fosse presentato perché l’europa non ha convenienza a far saltare il “banco””.

Altri commenti testimoniano un rifiuto radicale e risoluto del risultato conseguito, manifestando apertamente posizioni anti-europeiste e sovraniste: “Assolutamente NO! 209 miliardi di debiti con Bruxelles che comanda… Governo traditore, saremo la Grecia 2!”; “L’unica via é la sovranità monetaria, basta euro, basta con lo strozzino UE, basta governi venduti al miglior offerente!!!Ma tanto con questo popolino siamo condannati, povera patria!”; “NO ė l’ennesima presa in giro agli italiano ci ha consegnati nelle mani dell’Europa in cambio di poco e niente….”.

Tra i detrattori molti commenti sarcastici

Svariati sono i commenti dei nostri lettori che esprimono sarcasmo nei confronti dell’intesa europea sul Recovery fund. Capiterà di imbattersi allora in lettori che rispondono “sì”, pur non concordando affatto con l’opinione di un “accordo epocale”. Leggendo i commenti è possibile riscontrare il tono ironico e sarcastico: “Si, per incatenare il paese per almeno 40 anni con intromissioni di altri stati nella politica interna italiana”; “Si ci ammazzeranno per un pezzo di pane”; “Si la svolta..del baratro..”; “Ha raggiunto un ottimo accordo… Per l’Olanda”; “Avere la Troika in casa mi sembra una svolta storica”.

Qualche elettore ironizza sull’aggettivo epocale riferito all’accordo conseguito sul Recovery fund: “Accordo epocale per nuove tasse e tagli e se venissero spesi male poveri noi”; “Di epocale vedo solo l’ignoranza imbarazzante di questa pletora di grillopitechi che, non conoscendo la grammatica italiana, si avventurano in analisi politico-economiche. Ha fatto più danni il m5s che il covsars2”; “Epocale sarà solo il diametro del nostro sfintere dopo che l’Olanda iniziare a giocare col freno a mano d’emergenza”. Concetto, questo, ribadito anche da un altro elettore che critica l’operato di Conte: “No, l’ha solo presa in quel posto. Si vede che gli piace”. Un altro ironizza: “Festeggiare per i “soldi” del Recovery Fund é un po come festeggiare quando ti Laurei in Filosofia, tutto bello bellissimo ma a distanza di 3 anni fai il lavapiatti al mc Donald’s Cit.”.

Recovery fund: gli scettici e gli osservatori

Un’altra categoria consistente è quella degli scettici che tuttavia non possono essere annoverati tra i detrattori, in quanto manifestano un atteggiamento che potremmo definire di “osservazione critica”.

Un lettore, in risposta a chi manifesta entusiasmo per l’accordo raggiunto, chiede ironicamente: “Una domanda l’Europa dove prende i soldi secondo voi, visto che per il momento sono soldi virtuali e sono i stessi stati a tirarli fuori”. Altri si mantengono più su una linea di equidistanza: “Non si può giudicare adesso! I risultati potranno farci giudicare”; “Aspettiamo quando arriveranno poi si potrà parlare….. comunque speriamo in bene”; “Aspettiamo il 2021quando saranno stanziati i fondi. E vedere come sarà il piano di rientro. Ai posteri l’ardua sentenza!”

Decisamente più pessimisti alcuni commenti che ritengono in ogni caso improprio parlare di “risultato epocale”: “Non credo non ho fiduciasonomoltianniche la seguo lavora solo per il suo interesse penso che avremo delle brutte sorprese”; “In questo caso mi astengo: posto che è ancora presto per esprimere un giudizio, mi pare sbagliato sia negare che si tratti di un accordo importante sia definirne addirittura “epocale” la portata”.

Recovery fund: gli apologetici e gli europeisti

Innumerevoli sono i commenti dei lettori entusiasti dell’accordo raggiunto sul Recovery fund, i quali possono essere sintetizzati nella tipologia degli “apologetici”: “81 ml di Euro a fondo PERDUTO….nella storia……”; “Sì è una svolta storica molto importante che ci porterà bene”; “Che sia epocale è fuori dubbio visto che è la prima volta che accade e quindi contrassegna un’epoca da qui epocale, poi se sarà storicamente importante e significativo sarà il tempo a dircelo”.

Tra questi, non mancano coloro che, pur nelle criticità, mostrano un atteggiamento di fiducia (o fiducia ritrovata) nell’Unione europea: “Non c’è alcun ricatto, dovremmo solo ringraziare… saremmo con il sedere per terra senza l’Europa.Oltretutto ci vuoile la maggioranza per un intervento a revisione dei fondi, parliamo quindi del nulla…”; “Certamente. E aggiungo, pensando Kant, che sono i nostri schemi mentali che determinano il modo in cui un oggetto, viene percepito. Come dire che il mio intelletto percepisce, questo accordo chiamato recovery fund, come una rivoluzione Copernicana. Ma non sono la sola a percepirlo così. E io penso anche che il Presidente Conte ne sia stato l’artefice, l’ammirevole, unico artefice. Ed oggi penso a questa Europa, per la prima volta, dopo tanto tempo, come un’Europa Unita. Un’Europa che, all’occorrenza, si dà una mano. Con tutte le probabili pecche nascoste! E in ogni caso questo è il mio pensiero. Checché ne dicano gli altri”.

I tifosi per Conte

In una logica da tifoseria social, molti commenti apologetici manifestano una fiducia incontrastata e ammirazione nei confronti del Presidente Conte, ritenuto il principale artefice dell’accordo considerato “epocale” raggiunto sul Recovery fund. In questi lettori, si ha la riproduzione di uno schema in.group/out-group: “gli altri” sono “le opposizioni”, i “sovranisti”, “i disfattisti”, chiunque non sia disposto a riconoscere la grandezza del risultato conseguito e i meriti di ciò al Premier Conte. “È epocale le opposizioni rosicando xke non potranno rubare come in passato” – scrive un lettore, mentre un altro rilancia a caratteri cubitali: “CONTE È CONTE FATEVENE UNA RAGIONE, ECCELLENTE W CONTE FOREVER, BASTA LASCIATELO IN PACE OKKKK BASTA”. “non oso immaginare cosa avrebbe combinato chiunque al suo posto…” – scrive un lettore, mentre non mancano attestati di stima nei confronti del premier (“È un raffinatissimo diplomatico!!”; “Credo che dopo anni nei quali l’Italia in Europa sia stata considerata poco, Conte perlomeno sia stato incisivo”; “Un presidente così nn la Biamonti mai avuto grazie di esistere ????????”; “Complimenti Presidente per il suo lavoro le fa Onore ?”; “Finalmente un personaggio che non sfrutta la sua posizione per propri interessi ma unicamente per la nazione e i suoi cittadini”; “Si… indubbiamente e un accordo epocale…da un po’ nessuno non e arrivato a questo livello di diplomazia esterna…”; “Conte ha raggiunto risultati che nessuno ha mai neanche sfiorato”) e dichiarazioni di lealtà (“Sempre dalla parte del Nostro Presidente..”).

L’accordo raggiunto sul Recovery fund ha alimentato per alcuni la luna di miele esistente tra questi e il governo, i cui meriti sono principalmente riconosciuti al suo leader: “Si….. – scrive un lettore – E può essere orgoglioso di averlo raggiunto, perché ci ha creduto, ha lavorato tanto, per raggiungerlo, nonostante tutti remavano contro. Lo ha fatto con tanta determinazione, con Intelligenza, e con tanta Umiltà!! Mettendo al primo posto gli ITALIANI, e non gli interessi personali. Grazie mille ancora Presidente Conte”. Un altro argomenta con realismo: “ma di cosa continuate a lamentarvi..peggio di così non stavamo..dovevamo chiamare Gesù se faceva il miracolo della moltiplicazione dei soldi..ma questo povero Conte e questo governo secondo voi cosa dovevano fare?dire no e lasciare la barca alla deriva..oppure in mano a chi eravamo già da 30 anni..Perché tanti Italiani si meritano i vecchi ladroni..ma andate a………..”.

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L'autore: Eugenio Galioto

Sociologo, un passato da ricercatore sociale e un presente da analista politico. Scrivo principalmente di economia e politica interna. Amo il jazz, ma considero l'improvvisazione qualcosa che solo i virtuosi possono permettersi.
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