Surroga mutuo 2020: quando e perché la banca può rifiutarla

Pubblicato il 14 Luglio 2020 alle 09:08
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:58
Autore: Daniele Sforza

La surroga mutuo permette di accedere a condizioni più vantaggiose relative al finanziamento, ma la banca alla quale ci si rivolge può rifiutarla. I casi.

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Surroga mutuo 2020: quando e perché la banca può rifiutarla

La surroga mutuo è un’opzione che chi ha già acceso un finanziamento sceglie per cercare una maggiore convenienza relativa al proprio investimento. Tuttavia, non sempre la banca a cui si rivolge accetta di buon grado tale opzione. Infatti, ci sono casi in cui la surroga mutua può essere rifiutata. Ecco in quali circostanze può accadere ciò e per quali motivazioni.

Surroga mutuo: cos’è

Prima di rispondere alla questione sopraccitata, riepiloghiamo brevemente cos’è la surroga mutuo. La surroga, definita anche “portabilità”, permette di trasferire il mutuo ipotecario da una banca all’altra, allo scopo di trovare condizioni più favorevoli per il proprio finanziamento. Sostanzialmente, se avete acceso un mutuo presso una banca, ma dopo un certo periodo di tempo trovate che presso un’altra banca le condizioni sarebbero più favorevoli e vantaggiose, allora è possibile rivolgersi a questa seconda banca che, se dovesse accettare la surroga, si occuperà di trasferire il mutuo e applicare le vantaggiose condizioni.

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Surroga mutuo può essere rifiutata: quando e perché

Secondo gli analisti, questa seconda parte del 2020 e probabilmente anche tutto il 2021 resteranno dei periodi molto favorevoli per accendere un mutuo, sia a tasso fisso sia a tasso variabile, in quanto i valori, attualmente molto bassi, dovrebbero restare stabili. Attualmente vantaggiosa è anche l’opzione della surroga, che ha riguardato nel primo trimestre 2020 il 65% delle nuove erogazioni, stando a quanto riportato da Facile.it.

Il portale ricorda che quando si parla di surroga la banca presso la quale è stato acceso originariamente il mutuo non può rifiutarsi di procedere. Il rifiuto può però arrivare dalla banca presso la quale si vuole trasferire il mutuo. Il rifiuto può avvenire per diverse cause: ad esempio, se l’importo del finanziamento è minore di 50 mila euro, e dunque non risulta abbastanza conveniente per la banca stessa, in quanto anche gli interessi sarebbero minori. Tra le cause del rifiuto può esserci anche la durata del mutuo: se dovessero mancare pochi anni al termine del finanziamento, infatti, per la banca potrebbe non essere vantaggioso prendersi carico del finanziamento, soprattutto a livello di costi. Ovviamente il rifiuto può avvenire anche sulla base della situazione reddituale del mutuatario, in particolare se ha subito delle variazioni rispetto al momento in cui il mutuo è stato originariamente aperto. La banca può rifiutare la surroga anche se il mutuatario non ha saldato rate precedenti, oppure se l’immobile per cui si è aperto il mutuo ha subito un ribasso del prezzo tale da non essere più ritenuto un valore per la banca.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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