Rimborso al posto del voucher: istruttoria dell’Enac contro le compagnie

Pubblicato il 24 Giugno 2020 alle 15:44 Autore: Daniele Sforza

Rimborso dei biglietti al posto del voucher: ecco l’istruttoria dell’Enac contro le compagnie aeree in favore dei viaggiatori. Gli ultimi aggiornamenti.

Rimborso al posto dei voucher
Rimborso al posto del voucher: istruttoria dell’Enac contro le compagnie

Prosegue la questione dei rimborsi dei biglietti in soldi al posto dei voucher per i passeggeri che hanno prenotato voli aerei sospesi per la pandemia. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha annunciato l’avvio di “istruttorie per sanzioni a compagnie aeree per mancato rispetto del Regolamento comunitario di tutela dei passeggeri”. Infatti, in un apposito comunicato, l’Enac ha precisato che nell’eventualità di voli cancellati per cause non riconducibili al Covid è previsto il rimborso del biglietto e non un voucher in cambio. Lo stesso deve avvenire per i voli sospesi a causa della pandemia.

Rimborso al posto dei voucher: Enac annuncia istruttorie per sanzioni alle compagnie

L’Enac ha già richiamato le compagnie aeree a rispettare il Regolamento comunitario n. 261 del 2004, che difende i diritti dei passeggeri che si ritrovano in situazioni di disagio causate dal ritardo di un volo, da una cancellazione dello stesso, da un overbooking e dalla conseguente mancata informativa. Dopo un primo avvertimento risalente a una settimana fa, l’Enac avrebbe scoperto che alcune compagnie aeree continuano a cancellare voli portando avanti la giustificazione del Covid-19 e dunque distribuendo solamente un voucher al posto del rimborso economico del biglietto.

Tuttavia c’è da tenere conto che a partire dal 3 giugno 2020 le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche in Italia e nell’area europea Schengen, così come nel Regno Unito e nell’Irlanda del Nord, le cause delle cancellazioni non possono essere riconducibili alla pandemia. A questo punto, si legge nella nota dell’Enac, bisogna fare riferimento al Regolamento Comunitario n. 261 del 2004, che prevede “nei casi di cancellazione di voli per cause non collegate all’emergenza Covid-19 che le compagnie forniscano ai passeggeri: l’informativa; la riprotezione; il rimborso del prezzo del biglietto; la compensazione, ove dovuta”. Pertanto si parla esplicitamente di “rimborso del prezzo del biglietto” e non dell’emissione di un voucher riutilizzabile per un nuovo volo.

Alla luce di quanto detto, l’Enac “sta avviando gli accertamenti che porteranno all’erogazione di sanzioni nei confronti dei vettori in caso di accertata violazione del Regolamento Comunitario di riferimento”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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