Rischio contagio coronavirus: quali luoghi è meglio evitare nella fase 2?

Pubblicato il 21 Maggio 2020 alle 09:53 Autore: Daniele Sforza

Per evitare il contagio da coronavirus nella fase 2 quali luoghi è meglio evitare e quali comportamenti adottare? Le informazioni da sapere.

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Rischio contagio coronavirus: quali luoghi è meglio evitare nella fase 2?

La Fase 2 entra nel vivo con le riaperture di diverse attività. Non si è ancora tornati alla normalità e anche da parrucchieri e ristoranti la situazione può apparire inedita, quasi esperienziale. Resta il fatto che il coronavirus è ancora attivo, perché la fase 2 non è il periodo in cui si raccolgono i lustri della battaglia vinta, ma è la fase di convivenza con il virus. Quindi il virus circola ancora, è tra noi, seppur meno forte rispetto a 1-2 mesi fa. Pertanto è estremamente raccomandato, per sé e per gli altri, continuare a comportarsi con cautela, evitando certi luoghi e agendo con prudenza.

Coronavirus: quali luoghi evitare per ridurre il rischio da contagio

Stando a uno studio condotto da Erin Bromage, docente di Biologia con specializzazione in Immunologia dell’Università di Dartmouth (Massachusetts), il rischio del contagio aumenterà inevitabilmente con l’allentamento delle misure restrittive e quindi con maggiori possibilità di uscite da parte delle persone. Il problema, che si è verificato anche nelle scorse settimane quando tutti eravamo chiusi in quarantena, è che quando una persona esce (ad esempio per motivi di lavoro) ed è a contatto con persone o superfici potenzialmente infette, rischia di contrarre la malattia e portarla all’interno della propria abitazione, contagiando i propri conviventi, che a loro volta contagiano altre persone.

Tuttavia è possibile evitare certi luoghi per ridurre al minimo il rischio del contagio. Bromage considera le stime degli esperti per i quali sono sufficienti solo 1.000 particelle infettive inalate in un respiro (100 particelle in 10 respiri o 10 in 100 respiri). “Ognuna di queste circostanze può portare a un’infezione”. Ovviamente i luoghi chiusi sono quelli più rischiosi per la diffusione del contagio. Sufficiente uno starnuto o un colpo di tosse in un ambiente chiuso e affollato affinché le persone siano esposte alle particelle infette.

Evitare luoghi chiusi, bene supermercati e negozi

Da questa analisi emerge ovviamente che tutti i luoghi chiusi rappresentino un possibile rischio: dai ristoranti ai luoghi di lavoro (in particolare gli uffici), dalle palestre ai centri fitness, passando per riti e cerimonie come possono essere party di compleanno o funerali. Lo studio esclude negozi, supermercati e parrucchieri come luoghi più rischiosi per essere contagiati, a condizione che non siano sovraffollati.

Tra i luoghi chiusi, aggiungiamo, anche gli autobus e le metro, ovvero i mezzi di trasporto pubblico in cui è difficile rispettare il distanziamento sociale e gli assembramenti. Restano invece in auge i consigli e le raccomandazioni sentite fino allo sfinimento negli ultimi mesi: indossare la mascherina, igienizzare spesso le mani e rispettare la distanza interpersonale di sicurezza.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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