Reddito di cittadinanza per coronavirus: cambi in vista per i beneficiari?

Pubblicato il 26 Marzo 2020 alle 17:15 Autore: Claudio Garau

Il reddito di cittadinanza nella fase di emergenza coronavirus: che cosa potrebbe cambiare e che cosa indicano le ultime proposte politiche in merito?

Reddito di cittadinanza per coronavirus cambi in vista per i beneficiari
Reddito di cittadinanza per coronavirus: cambi in vista per i beneficiari?

Non solo misure di carattere sanitario, ma anche economico. Con queste parole potrebbe essere sintetizzata la serie di interventi del Governo a favore di cittadini, famiglie ed imprese, concretizzatisi nei decreti di questi ultimi giorni. In particolare, si parla in modo insistente di un reddito di cittadinanza potenziato, per far fronte a specifiche situazioni emergenziali. Vediamo allora che contenuti potrebbero avere le novità in merito.

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Reddito di cittadinanza e coronavirus: in arrivo un potenziamento?

Il punto è che le novità di ambito economico e gli aiuti alle imprese inclusi nel decreto Cura Italia, non hanno avuto come tema-cardine anche il reddito di cittadinanza. Anzi, per quanto attiene a questa specifica agevolazione, il Governo per ora ha ritenuto di sospendere per 60 giorni i doveri di ricerca di impiego, in relazione al blocco delle attività per emergenza sanitaria. Tuttavia, il provvedimento Cura Italia dispone che le indennità di tutela dei lavoratori subordinati (Cig in deroga) e partite Iva, non scattano anche per i destinatari del reddito in oggetto. Ecco allora giustificate le richieste di maggior tutela per le categorie di persone escluse da tali benefici.

Infatti, l’impatto economico del coronavirus riguarda tutte le categorie sociali e non sono di certo esclusi i titolari del reddito di cittadinanza, magari con famiglie a carico. Svariati i soggetti che – in questi giorni – hanno fatto proposte nella direzione di un maggior sostegno economico per i cittadini: associazioni, sindaci – come quello di Siracusa – e lo stesso Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che ha parlato espressamente di un reddito di cittadinanza per tutti, senza le condizioni e i limiti di quello esistente (ovvero senza il requisito patrimoniale/reddituale ma con eventualmente maggiori controlli e verifiche sui fruitori). Il Ministro per il Sud Peppe Provenzano, ha inoltre mostrato la forte volontà di estendere le tutele previste dal “Cura Italia” verso i lavoratori, anche a chi non ha un lavoro e finora non ha potuto beneficiare neanche del reddito in esame.

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La direzione è insomma quella della previsione di un tavolo in cui discutere di un nuovo reddito di cittadinanza, allargato ed esteso, in modo da valere davvero per tutte le persone in stato di povertà o destinate a peggiorare le proprie condizioni reddituali a causa dell’emergenza sanitaria. In particolare, secondo i sostenitori del rafforzamento del reddito di cittadinanza, è necessario optare per interventi sostanziali di sostegno alle famiglie numerose, in modo da cercare di offrire una soluzione al problema della povertà minorile.

Concludendo, se qualcosa di nuovo verrà deciso in materia di reddito di cittadinanza, ciò avverrà soltanto dopo un dibattito approfondito nel Governo, nel Parlamento e con gli esponenti della società civile. Soltanto dopo sarà possibile capire se veramente il reddito di cittadinanza potrà estendere la sua portata.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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