Personale Ata a casa fino al 3 aprile per Coronavirus: cosa cambia?

Pubblicato il 17 Marzo 2020 alle 14:34 Autore: Daniele Sforza

Personale Ata a casa fino al 3 aprile, data in cui è prevista la fine della chiusura delle scuole, almeno per il momento? Le novità.

Personale Ata a casa fino al 3 aprile
Personale Ata a casa fino al 3 aprile per Coronavirus: cosa cambia?

Personale Ata a casa fino al 3 aprile? Questo ha chiesto la Feder A.T.A. con un comunicato lo scorso 15 marzo 2020. Nella giornata di ieri, lunedì 16 marzo, è stato ufficializzato il Decreto «Cura Italia», contenente un pacchetto di misure e interventi anche per il comparto scolastico. Stando a quanto riportato dal Ministero, i dirigenti scolastici potranno organizzare le attività da remoto e lasciare gli istituti scolastici aperti solo per le attività indifferibili.

Personale Ata e chiusura scuole: cosa s’intende per attività indifferibili?

Tali attività indifferibili, come spiegato dal ministro Azzolina, significano molto anche per il personale Ata. “La norma approvata prevede che il dirigente scolastico possa organizzare la didattica a distanza”, ovvero, “se noi avevamo prima il collaboratore scolastico che si occupava della vigilanza degli studenti o della pulizia delle scuole e gli studenti non ci sono e le scuole non devono essere pulite, il collaboratore scolastico grazie alla norma potrà restare a casa”.

Inoltre “l’assistente tecnico potrà restare a casa e dovrà lavorare per dare una mano nella didattica a distanza”. Mentre “l’assistente amministrativo potrà lavorare da casa in modo che l’amministrazione scolastica possa andare avanti”. Sostanzialmente, tutto quello che è possibile fare a distanza sarà fatto a distanza, fatta ovviamente eccezione per le attività indifferibili. Un esempio? “Ci sono delle scuole che hanno animali dentro. Qualcuno di quegli animali dovrà occuparsene”. Oppure, “se un genitore ha bisogno di prendere un libro, potrà prendere un appuntamento e, rispettando le prescrizioni del Ministero della Salute, andrà a prendere il libro”. Il lavoro della scuola, insomma, non si ferma.

Personale Ata: la denuncia della Feder A.T.A.

Due giorni prima la Federazione aveva affermato che “il personale Ata continua a essere il fanalino di coda della scuola italiana e viene utilizzato come carne da macello”. Il rischio vero è quella della “esposizione al Coronavirus del personale amministrativo, tecnico e ausiliario”. Inoltre diverse scuole “non hanno ancora effettuato la sanificazione, pur prevista dai provvedimenti del governo che continuano a susseguirsi”.  

All’indomani del Decreto Cura Italia, oggi martedì 17 marzo 2020, il presidente nazionale della Feder A.T.A. ha pubblicato un video in cui chiede le dimissioni del ministro Azzolina. L’auspicio della chiusura definitiva delle scuole, infatti, non è stato esaudito. Di seguito le dichiarazioni di Giuseppe Mancuso.

Il Presidente Nazionale Feder.ATA chiede le dimissioni del Ministro Azzolina

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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