Il presidente degli Stati Uniti e l’importanza delle nomine dei giudici federali – corti d’appello

Pubblicato il 3 Agosto 2020 alle 17:30 Autore: Redazione

Il sistema giudiziario degli USA si basa su un ordinamento giuridico di tipo Common Law. È il presidente degli Stati Uniti a nominare i giudici federali.

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Il presidente degli Stati Uniti e l’importanza delle nomine dei giudici federali – corti d’appello

Articolo di Luca Maragna de L’Osservatore Repubblicano

Aggiornato il 30 giugno 2020

Il sistema giudiziario degli Stati Uniti D’America si basa su un ordinamento giuridico di tipo Common Law di origine britannica, in cui la decisione nelle controversie giudiziarie si basa principalmente sui precedenti della giurisprudenza, piuttosto che sulle leggi e i codici, come nei sistemi di Civil Law, che derivano dal diritto romano.

Clicca qui, per la mappa sugli ordinamenti di tutto il mondo: chi adotta la Civil Law e chi la Common Law?

Com’è strutturato il sistema giudiziario federale statunitense

Il sistema giudiziario federale statunitense è strutturato su 3 gradi di giudizio ed è competente per le cause/controversie che riguardano persone appartenenti a stati diversi e su materie e questioni federali.

  • Corti distrettuali (94 distretti di cui 89 corti distrettuali e 5 corti territoriali)
  • Corti d’appello (11 circuiti di corti d’appello + circuito federale + circuito di Washington DC)
  • Corte suprema

Nell’immagine sottostante la competenza territoriale delle corti distrettuali e di appello degli Stati Uniti d’America e di seguito l’elenco delle Corti.

Il presidente USA e l'importanza delle nomine dei giudici federali
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_current_United_States_circuit_judges#/media/File: US_Court_of_Appeals_and_District_Court_map.svg

1° Circuito (sede Boston):

  • Distretto del Maine
  • Distretto del Massachusetts
  • Distretto del New Hampshire
  • Distretto di Puerto Rico
  • Distretto del Rhode Island

2° Circuito (sede New York City):

  • Distretto del Connecticut
  • Distretto orientale di New York
  • Distretto settentrionale di New York
  • Distretto meridionale di New York
  • Distretto Occidentale di New York
  • Distretto del Vermont

3° Circuito (sede Filadelfia):

  • Distretto del Delaware
  • Distretto del New Jersey
  • Distretto orientale della Pennsylvania
  • Distretto centrale della Pennsylvania
  • Distretto occidentale della Pennsylvania
  • Distretto delle Isole Vergini

4° Circuito (sede Richmond):

  • Distretto del Maryland
  • Distretto orientale della Carolina del Nord
  • Distretto centrale della Carolina del Nord
  • Distretto occidentale della Carolina del Nord
  • Distretto meridionale della Carolina del Nord
  • Distretto orientale della Virginia
  • Distretto occidentale della Virginia
  • Distretto settentrionale della Virginia Occidentale
  • Distretto meridionale della Virginia Occidentale

5° Circuito (sede New Orleans):

  • Distretto orientale della Louisiana
  • Distretto centrale della Louisiana
  • Distretto occidentale della Louisiana
  • Distretto settentrionale del Mississippi
  • Distretto meridionale del Mississippi
  • Distretto orientale del Texas
  • Distretto settentrionale del Texas
  • Distretto meridionale del Texas
  • Distretto occidentale del Texas

6° Circuito (sede Cincinnati):

  • Distretto orientale del Kentucky
  • Distretto occidentale del Kentucky
  • Distretto orientale del Michigan
  • Distretto occidentale del Michigan
  • Distretto settentrionale dell’Ohio
  • Distretto meridionale dell’Ohio
  • Distretto orientale del Tennessee
  • Distretto centrale del Tennessee
  • Distretto centrale del Tennessee

7° Circuito (sede Chicago):

  • Distretto centrale dell’Illinois
  • Distretto settentrionale dell’Illinois
  • Distretto meridionale dell’Illinois
  • Distretto settentrionale dell’Indiana
  • Distretto meridionale dell’Indiana
  • Distretto orientale del Wisconsin
  • Distretto occidentale del Wisconsin

8° Circuito (sede St. Louis):

  • Distretto orientale dell’Arkansas
  • Distretto occidentale dell’Arkansas
  • Distretto settentrionale dello Iowa
  • Distretto meridionale dello Iowa
  • Distretto del Minnesota
  • Distretto orientale del Missouri
  • Distretto occidentale del Missouri
  • Distretto del Nebraska
  • Distretto del Nord Dakota
  • Distretto del Sud Dakota

9° Circuito (sede San Francisco):

  • Distretto dell’Alaska
  • Distretto dell’Arizona
  • Distretto centrale della California
  • Distretto orientale della California
  • Distretto settentrionale della California
  • Distretto meridionale della California
  • Distretto di Guam
  • Distretto delle Hawaii
  • Distretto dell’Idaho
  • Distretto del Montana
  • Distretto del Nevada
  • Distretto delle Isole Marianne settentrionali
  • Distretto dell’Oregon
  • Distretto orientale di Washington
  • Distretto occidentale di Washington

10° Circuito (sede Denver):

  • Distretto del Colorado
  • Distretto del Kansas
  • Distretto del New Mexico
  • Distretto orientale dell’Oklahoma
  • Distretto settentrionale dell’Oklahoma
  • Distretto occidentale dell’Oklahoma
  • Distretto dello Utah
  • Distretto del Wyoming

11° Circuito (sede Atlanta):

  • Distretto centrale dell’Alabama
  • Distretto settentrionale dell’Alabama
  • Distretto meridionale dell’Alabama
  • Distretto centrale della Florida
  • Distretto settentrionale della Florida
  • Distretto meridionale della Florida
  • Distretto centrale della Georgia
  • Distretto settentrionale della Georgia
  • Distretto meridionale della Georgia

Circuito del Distretto di Columbia (sede Washington):

  • Distretto di Columbia

Circuito Federale:

  • Corte del commercio internazionale
  • Corte di appello dei reclami dei veterani
  • Corte dei reclami federali

Il sistema giudiziario e le nomine del Presidente degli Stati Uniti

I giudici delle Corti dei diversi gradi di giudizio, sono nominate dal Presidente degli Stati Uniti d’America.

Queste nomine devono però essere ratificate dal Senato, affinché siano valide. Sono nomine a vita per i giudici della Corte suprema, delle Corti d’Appello e di quelle distrettuali, tranne per i giudici delle corti territoriali (che durano 10 anni).

Le nomine di un Presidente riflettono generalmente i valori e i principi a cui si ispira il partito di provenienza dell’inquilino della Casa Bianca e quindi si avranno giudici “conservatori” o “progressisti liberal” a seconda che il presidente sia repubblicano o democratico.

La prevalenza di giudici conservatori o liberal è fondamentale per quanto riguarda le controversie riguardanti:

  • La limitazione o meno, del diritto a portare armi (secondo emendamento).
  • L’inasprimento o meno, delle norme sul diritto d’asilo dei migranti.
  • La tutela o meno, di diritti civili riguardanti il collettivo LGBTI.
  • Il blocco o meno, delle norme riguardanti la costruzione del Muro al confine meridionale.
  • Il blocco o meno, delle norme sul bando dei viaggi da paesi islamici.
  • L’inasprimento o meno, contro le città-contee-stati santuari che proteggono gli immigrati clandestini dalla deportazione e dall’arresto.
  • La concessione o meno, della possibilità per le donne ad abortire fino al giorno precedente la nascita.

Quindi per fare un esempio sull’impatto enorme che le nomine dei giudici possono avere e che Corti distrettuali, d’appello e una corte suprema prevalentemente composta da giudici “liberal” sarebbe un ostacolo enorme per un presidente repubblicano anche se avesse i due rami del Congresso (Camera e Senato) dalla propria parte.

Basterebbe infatti un’”ingiunzione nazionale” (una sentenza) di una corte per bloccare su tutto il territorio nazionale l’implementazione di scelte politiche come ad esempio è già successo per il Travel Ban, il muro, i DACA (dreamers, cioè illegali che sono arrivati da bambini),…

Le scelte dell’Amministrazione Trump, sono state molte volte bloccate temporaneamente da giudici “liberal” che hanno rallentato l’azione esecutiva.

Di fatto, con le ingiunzioni nazionali, una persona non eletta, può a sua discrezione bloccare l’implementazione delle politiche governative che derivano la sua legittimazione dal mandato elettorale degli elettori che su quelle politiche si sono espresse.

Pertanto le nomine presidenziali dei giudici federali assumono un’importanza enorme.

Un risultato notevole: una comparativa con i suoi predecessori

Analizzando le nomine dei giudici delle corti d’appello, il Presidente Trump ha nominato e confermato grazie alla maggioranza repubblicana al Senato 53 giudici, riempiendo tranne una tutte le posizioni vacanti all’interno delle 13 corti.

Un risultato notevole, considerato che sono passati solo 3 anni e mezzo dall’inizio del mandato. Il presidente Bush in 8 anni di mandato (20 gennaio 2001 – 20 gennaio 2009) ha nominato 61 giudici e il presidente Obama in 8 anni (20 gennaio 2009 – 20 gennaio 2017) ha nominato 55 giudici.

È giusto rammentare che una posizione all’interno delle corti d’appello si rende vacante e quindi il Presidente può effettuare la nomina, quando un giudice o muore o si ritira o assume lo status di senior (una specie di pre-pensionamento, ma continua a lavorare).

Di seguito la tabella con la composizione delle corti d’appello alla data di fine giugno 2020 e la distinzione tra giudici conservatori e liberal all’interno di ogni corte:

Presidente degli Stati uniti
Fonte: Osserrvatore Repubblicano

A inizio gennaio i giudici conservatori hanno una maggioranza nei circuiti 2-3-5-6-7-8-11.

Ovviamente bisogna prendere in considerazione anche i giudici con lo status senior, che lavorano ancorano e quindi giudicano:

Presidente degli Stati uniti
Fonte: Osserrvatore Repubblicano

Si rammenta che la maggior parte delle sentenze delle Corti d’Appello avviene tramite la decisione, generalmente di un comitato di almeno 3 giudici (o più se le regole lo prevedono). La maggior parte dei ricorsi davanti alle corti d’appello e le loro decisioni sono definitive, a meno che non si rinvii la causa al tribunale per ulteriori procedimenti, o che le parti chiedano alla Corte Suprema degli Stati Uniti di rivedere il caso. In alcuni casi la decisione può essere riesaminata da un gruppo più ampio di giudici (di solito tutti) della corte d’appello per il circuito e in questo caso i giudici senior non possono far parte del comitato giudicante tranne se non erano presenti nel comitato di 3 giudici che aveva precedentemente gestito il caso.

Per quanto riguarda invece le sentenze delle Corti Distrettuali, queste avvengono tramite la decisione di un giudice unico, anche se in determinati casi è possibile che l’organo giudicante sia composto da 3 giudici.

Con i giudici con lo status di senior, i conservatori hanno quindi la maggioranza nei circuiti di corte d’appello n. 1-3-5-6-7-8-10-11-DC, mentre nel 9 c’è ormai parità, e questo è dovuto (NB: tra i giudici senior vi sono 3 non nominati) al fatto che la maggioranza dei giudici senior siano conservatori in quanto si tratta di giudici nominati da Bush padre e figlio e alcuni da Reagan (quindi questi giudici hanno raggiunto in questi anni l’età pensionabile e pertanto lo status senior).

Bisogna ricordare che prima della presidenza Bush (figlio) del 2001, ci sono stati 8 anni di presidenza democratica con Bill Clinton e dal 2009 altri 8 anni di presidenza democratica con Obama.

Pertanto era fisiologico, considerata l’età anagrafica dei giudici, che in questi anni, i giudici nominati dai presidenti repubblicani (i Bush e Reagan) raggiungessero i requisiti del pre-pensionamento (status senior), liberando dei posti che venivano coperti dalle nomine effettuate da Obama.

In conclusione, se non ci fosse stata l’elezione del Presidente Trump, le corti d’Appello sarebbero diventate decisamente liberal.

Infatti ipotizzando una vittoria democratica nel 2016 con una maggioranza del senato democratica la composizione delle corti con 50 nomine come ha effettuato Trump sarebbe stata la seguente:

Presidente degli Stati uniti
Fonte: Osserrvatore Repubblicano

I democratici avrebbero avuto la maggioranza su 12 circuiti su 13 e inoltre avrebbero nominato 2 giudici della corte suprema garantendo anche lì la maggioranza liberal.

Trump alla corte Suprema ha effettuato 2 nomine, confermate dal Senato garantendo la maggioranza dei conservatori 5 a 4.

In conclusione, l’elezione di Trump è stata per i democratici e la loro visione di una società sempre più liberal e progressista un disastro.

Con le nomine giudiziarie effettuate da Trump e confermate dal Senato repubblicano di Mitch McConnel, si è garantito per gli anni a venire di preservare le idee e i valori della società conservatrice, mettendola al riparo dagli attacchi dei democratici e della loro volontà di trasformarla in senso sempre più liberal e progressista.

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