Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 21 ottobre 2019

Diamo puntualmente conto dei sondaggi elettorali che ogni settimana i vari istituti producono. Lo facciamo confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Così ognuno può verificare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.

In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci ha visto giusto e anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano, prima degli altri, i cambiamenti di umore dell’elettorato.

Sondaggi elettorali, il Termometro vede la Lega più forte di tutti

Siamo noi del Termometro Politico a dare vita al più importante minority report questa settimana, con la stima sulla Lega, vista al 34,8%, un 1,6% più in alto del più ottimista tra gli altri istituti, Swg, con il 33,2%.

In media la Lega è infatti al 32%

Gli altri partiti di centrodestra vedono oscillazioni minori nei sondaggi elettorali. Ma vi è una certa differenza tra il partito di Berlusconi e quello guidato da Giorgia Meloni.

Fratelli d’Italia infatti va solo dal 7,5% all’8,2%, mentre Forza Italia varia dal 5,1% di Swg – da sempre l’istituto meno generoso con il partito degli azzurri – al 7,8% di Ixè e Tecnè. Tecnè è anche l’unico istituto che vede le due forze politiche appaiate.

Sondaggi elettorali, solo Demopolis vede il Movimento 5 Stelle al 20%

Il Termometro Politico si distingue dagli altri istituti anche riguardo alle stime sul Movimento 5 Stelle, che è visto solo al 17,7%, contro una media de 19,2%.

È interessante il fatto che nessuno pensa che il partito di Di Maio possa raggiungere il 20% tranne Demopolis, che lo misura su tale soglia.

Come in altre occasioni intorno al PD ci sono poche variazioni. Va dal 18,5% di Euromedia al 20,4% di Ixè, con una oscillazione inferiore ai due punti.

In proporzione c’è più discrepanza sui livelli raggiunti da Italia Viva, visto che si passa dal 4% di Ixè al 5,5% di Euromedia.

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