Pensioni ultima ora: Quota 100, Fornero “non è riforma, ma teniamola”

Pubblicato il 17 Ottobre 2019 alle 18:06 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: torna a parlare di materia previdenziale l’ex ministro Fornero che ammette di aver commesso degli errori a proposito della sua riforma.

Pensioni ultima ora: Quota 100, Fornero “non è riforma, ma teniamola”

Pensioni ultima ora – Quota 100 e riforma Fornero continuano ad alimentare il dibattito pubblico in materia previdenziale. Proprio l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero è tornata a parlare di pensioni, compiendo alcune riflessioni su quelle che sono state le sue azioni negli anni passati.

Pensioni ultima ora, Fornero contro Salvini: le persone sono più sagge dei ministri

Nel suo ultimo intervento pubblicato da Italia Oggi Fornero ha chiarito che «Quota 100 non è una riforma delle pensioni, è una piccola controriforma a fini elettorali con cui per tre anni si prevedono eccezioni rispetto alla riforma del 2011».

Non sono mancate neanche le critiche all’indirizzo di Salvini con cui più volte l’ex ministro del governo Monti ha polemizzato: «Del resto la corsa ad usufruirne di cui parlava Matteo Salvini non c’è stata perché le persone sono più sagge dei ministri e dopo che hanno fatto i calcoli hanno capito che non gli conveniva. È stato un grosso errore che ha drenato risorse che invece avrebbero dovuto essere più utilmente impiegate altrove ma ritengo sarebbe sbagliato da un punto di vista sociale smantellarla del tutto. Con Quota 100 si è voluto alzare lo scalpo, peccato che a rimetterci per questo storture del sistema pensionistico saranno i giovani».

Fornero sulla sua riforma pensionistica: mancò dialogo con le parti sociali

Circa gli errori commessi, nell’intervista Fornero ha ammesso che qualcosa l’avrebbe fatta diversamente. «Ci andrei più cauta a concedere la mia fiducia. Col tempo ho compreso che alcune persone del ministero a cui avevo dato fiducia non se la meritavano. Poi una riforma come quella che impostai avrebbe avuto bisogno di dialogo con le parti sociali e di essere spiegata ai cittadini. Ma fu fatta in 20 giorni perché eravamo in emergenza e non c’è stato il tempo: di questa mancanza di dialogo mi rammarico. C’è da aggiungere che il nostro paese è più abituato alle promesse elettorali che alla verità e con gli slogan che si sentono in giro è difficile fare capire che il sistema pensionistico non è sostenibile se la popolazione invecchia e i giovani non lavorano».

Pensioni ultima ora – Ed infine ha parlato del numero degli esodati: «Arrivata al ministero mi sono sorpresa, non c’erano i numeri su cui lavorare. Venne fatto circolare in modo tendenzioso il dato di 370 mila esodati, in realtà, largheggiando, non si è arrivati a 160 mila. Lavorare in queste condizioni non è stato facile».

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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