Elezioni in NRW: una vittoria mancata per la SPD

Pubblicato il 9 Maggio 2010 alle 15:06 Autore: Andrea Mollica

C’è un chiaro sconfitto nelle regionali della Nordreno – Westfalia. La coalizione liberal conservatrice al governo a Berlino e a Düsseldorf ha subito un duro colpo.

 

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La Cdu perde dieci punti rispetto al 2005, confermando il deludente esito delle federali 2009 nel Land più popoloso della Germania. Il governo regionale di Rüttgers così come quello federale della Merkel sono stati puniti. A Berlino mancherà inoltre la maggioranza giallo – nera al Bundesrat, la Camera di rappresenta degli esecutivi regionali. Una situazione che farà diminuire la già debole spinta riformista del secondo gabinetto di Angela Merkel. Il chiaro insuccesso politico è però parzialmente attutito dal primo posto conquistato dalla Cdu alla fine di un lunghissimo spoglio elettorale. 6 mila voti di differenza non permettono alla Spd di cantare vittoria.

Hannelore Kraft ha ottenuto un risultato molto brillante. Pochi mesi fa nessuno pensava che i socialdemocratici della NRW avrebbero potuto vincere, così come pareggiare con la Cdu in un popoloso Land della Germania occidentale. Il successo ha però un sapore molto amaro. La Spd rimane secondo partito, e nel caso di Grosse Koalition sarebbe relegata al ruolo di junior partner, con il Ministro presidente ancora espresso dalla Cdu. Il trionfo degli alleati naturali, i Verdi, ha forse sottratto qualche voto di troppo ai socialdemocratici, che non possono riportare in vita la coalizione rosso- verde. Manca un seggio alla maggioranza del Landtag di  Düsseldorf. Servirebbero i voti della Linke, che ha superato di poco la soglia del 5%, togliendo seggi essenziali ai partiti rivali del campo progressista. Uno scenario molto simile alle regionali 2008 in Hessen, quando la Spd esplose sull’accordo con la sinistra radicale, consegnandosi ad una drammatica sconfitta alle immediate elezioni anticipate del 2009. Al momento tutto è ancora in bilico, dato che l’unica coalizione bipartitica possibile è la Grande Coalizione. Un accordo a tre sembra molto difficile per i partiti classici. Sia la Jamaika (liberali verdi e cristiano democratici) che il Semaforo (la Spd al posto della Cdu) sono state escluse per le eccessive differenze programmatiche non ricomponibili in un’alleanza tripartitica. Rimane l’esperimento rosso – rosso – verde, mai realizzato prima e che vedrebbe un clamoroso battesimo nel Bundesland più importante. Più probabile un governo di minoranza Spd – Verdi tollerato dagli 11 esponenti della Linke rispetto ad un accordo pieno, ma al momento sono solo ipotesi che si scontrano con la dura realtà dei numeri. L’evoluzione penta partitica della Germania e il progressivo svuotamento dei due grandi Volksparteien, confermato anche in questa tornata elettorale, hanno reso sempre più difficile trovare formule di governo coerenti con la volontà elettorale,  fino a che permarrà l’esclusione nei confronti della Linke.

PAREGGIO TRA RENO E RUHR
Nei 128 collegi che compongono la NRW
la Cdu è riuscita ad imporsi in 67 collegi, contro i 61 della Spd. I socialdemocratici acquisiscono 22 mandati diretti in più rispetto al 2005, rafforzandosi in alcune città medie – Acquisgrana,Bonn, Leverkusen – e ottenendo un ottimo risultato nell’Ostfalen- Lippe. Il bacino della Ruhr si conferma monolitico nel suo supporto alla Spd, e ritornano socialdemocratiche anche le aree periferiche del Ruhrgebiet che confinano con la Sauerland, roccaforte conservatrice. La Cdu perde molti voti nelle aree a bassa densità abitativa, ma nonostante ciò riesce  a conservare la gran parte dei collegi rurali. I cristiano democratici confermano i buoni risultati del 2005 a Colonia e Düsseldorf, che danno per pochi voti il primo posto al partito di Rüttgers e della Merkel. Nel primo voto, quello uninominale, la Spd ha beneficiato poco delle scelte tattiche dei  sostenitori di Verdi e Linke, recuperando solo 1 punto decimale alla Cdu. Nonostante gli exit poll abbiano confermato il maggior apprezzamento di Hannelore Kraft come Ministro presidente, una percentuale minima degli elettori non socialdemocratici del campo progressista hanno deciso di sostenere la Spd con la Erststimme, de facto creando il pareggio finale.

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