Autocertificazione: tutti i tipi concessi per legge ed il corretto uso

Pubblicato il 14 Marzo 2019 alle 15:00 Autore: Caterina Porta

Cos’è l’autocertificazione? La legge parla chiara: modi e termini di presentazione; scadenza e validità; tipi di autocertificazione.

Autocertificazione, tutti i tipi concessi per legge ed il corretto uso
Autocertificazione: tutti i tipi concessi per legge ed il corretto uso

L’autocertificazione è un documento sottoscritto da un soggetto nel proprio interesse. Può riguardare fatti ed anche qualità personali dell’interessato.
In altre parole, si tratta di una dichiarazione fatta e firmata da un cittadino che sostituisce in modo completo e definitivo determinate certificazioni amministrative. La legge parla, infatti, di dichiarazione sostitutiva.

In base alla legge, poi, la Pubblica Amministrazione è obbligata ad accettare l’autocertificazione nei casi previsti. In caso contrario, si ha una violazione dei doveri d’ufficio da parte dell’ente pubblico.
Pertanto, ha lo stesso valore legale ed amministrativo del certificato o del documento che va a sostituire.
È importante, però, dichiarare sempre il vero. Infatti, se i dati contenuti sono falsi, il soggetto perde ogni beneficio.

Come si fa? Chi può presentare un’autocertificazione?

Presentare un’autocertificazione è semplice. Basta compilare il modulo che si trova negli uffici della Pubblica Amministrazione oppure online e consegnarla a mano, per posta ordinaria, via fax oppure via e-mail.

Possono presentare una dichiarazione sostitutiva i cittadini italiani o dell’Unione europea; le persone giuridiche o le società di persone, passando per le pubbliche amministrazioni. Anche gli enti, le associazioni e i comitati che hanno sede legale in Italia o in uno Stato membro dell’Unione Europea. Tutti i cittadini extracomunitari con regolare soggiorno in Italia limitatamente ai dati e ai fatti che possono essere certificati in Italia dalla Pubblica amministrazione.

Quando si può presentare un’autocertificazione per conto terzi

In alcuni casi, invece, può essere presentata da una persona diversa dall’interessato. In particolare, quando si tratta di un minore, di un interdetto, di un inabilitato o di un minore emancipato. Infine,
Le persone che non sanno o non possono firmare devono fare l’autocertificazione davanti ad un pubblico ufficiale.

Come fare l’autocertificazione per lo stato di famiglia attraverso il modulo online.

Cosa si può autocertificare? Cosa, invece, no?

L’interessato può dichiarare: la data ed il luogo di nascita; la residenza o il domicilio; la propria cittadinanza; lo stato civile; i cambiamenti della propria famiglia (nascita di un figlio, decesso del coniuge, ecc.); ed ancora, si può fare un’autocertificazione per l’iscrizione ad albi, registri o elenchi tenuti dalla Pubblica amministrazione; l’appartenenza ad un ordine professionale; il titolo di studio o gli esami sostenuti; la situazione reddituale ed economica per ottenere i benefici di legge; lo stato di disoccupato, di pensionato o di studente ed altro ancora.

Non si può autocertificare, invece, ciò che richiede certificati da parte di medici, sanitari, veterinari, marchi e brevetti ed infine certificati di conformità con le norme Ce.

L’autocertificazione ha una scadenza?

La dichiarazione sostitutiva ha lo stesso valore dei certificati che sostituiscono. Perciò, non c’è scadenza per le autocertificazioni che attestino lo stato, i fatti e le qualità personali del soggetto. Al contrario, scadono dopo 6 mesi l’autocertificazioni relative a tutti gli altri certificati.

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