Quindici anni senza Marco Pantani. Una ferita ancora aperta, il ricordo del Pirata

Pubblicato il 14 Febbraio 2019 alle 18:08 Autore: Lorenzo Annis

Quindici anni senza Marco Pantani. Una ferita ancora aperta, il ricordo del Pirata. “Un giorno, al Tour, gli avevo chiesto: «Perché vai così forte…

Quindici anni senza Marco Pantani. Una ferita ancora aperta, il ricordo del Pirata
Quindici anni senza Marco Pantani. Una ferita ancora aperta, il ricordo del Pirata

Un giorno, al Tour, gli avevo chiesto: «Perché vai così forte in salita?». E lui ci aveva pensato un attimo e aveva risposto, questo non riesco a dimenticarlo: «Per abbreviare la mia agonia»”. – Gianni Mura.

Era la notte del 14 febbraio 2004 quando Marco Pantani fu trovato senza vita all’interno di una stanza del residence Le Rose di Rimini. Una morte catalogata troppo frettolosamente come causata da un’overdose di cocaina, ma grazie al coraggio di mamma Tonina e di tutti gli affetti di Marco, il caso resta più vivo che mai.

Anche grazie all’inchiesta della trasmissione televisiva Le Iene, si sta cercando di far davvero luce in uno dei casi più discussi e seguiti degli ultimi vent’anni in Italia. Le ombre della criminalità organizzata sulla squalifica comminatagli per doping al Giro d’Italia del 1999 prima e sulla sua morte dopo. Tante cose che non tornano e forse non torneranno mai davvero.

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Il ricordo di Marco Pantani: l’impresa sul Galibier

Nonostante tutto questo, il nome di Marco Pantani resta tutt’oggi scolpito nella storia dello sport mondiale, non solo in quella ciclistica. Un campione d’altri tempi, che con un po’ di sfortuna in meno (sono stati tanti gli infortuni di cui ha sofferto) avrebbe potuto scrivere tante altre pagine di sport.

Nella memoria di tutti gli appassionati, di Pantani si hanno tanti, troppi ricordi. Ma il più rappresentativo della sua carriera è certamente la sua azione nella tappa con passaggio sul Galibier al Tour de France 1998. Nemmeno le condizioni atmosferiche precarie spaventarono il Pirata, che si armò di coraggio partendo a 50 km dal traguardo in una fuga solitaria e da manuale, nel tentativo di recuperare terreno sulla maglia gialla che in quel momento stava indosso a Jan Ullrich. Il tedesco, al traguardo finale quella sera pagò un distacco monumentale da Pantani, quasi nove minuti, che consentirono al romagnolo di ipotecare la vittoria della corsa francese.

Pantani sul Galibier Tour de France 1998

Il ricordo di Marco Pantani: l’indimenticabile 1998

Il 1998 fu l’anno di Marco Pantani, che oltre al Tour poco prima conquistò anche il Giro, mettendo a segno una storica doppietta. In Italia il duello fu con il russo Tonkov, che fu costretto a cedere ai ripetuti assalti del Pirata. Nella corsa rosa di quell’anno vinse anche la classifica scalatori. Ad oggi è ancora l’ultimo ciclista ad esser riuscito a conquistare la doppietta Giro-Tour nello stesso anno, simbolo della sua audacia inconfondibile. Fu l’anno nel quale conquistò anche più vittorie, ben dieci, tre delle quali al Giro e tre al Tour, comprese le due classifiche generali.

A 28 anni sembrava definitivamente pronto a dominare la scena ciclistica internazionale per i successivi anni, ma di lì a poco cominciò il periodo buio.

Il ricordo di Marco Pantani: il palmarés

Ritiratosi nel 2003 a causa della forte depressione di cui soffriva, Marco Pantani al mondo del ciclismo ha lasciato un palmarés degno di un campione.

Ventisei vittorie totali tra cui un Giro d’Italia e un Tour de France, oltre ad una medaglia di bronzo mondiale a Duitama nel 1995, un podio al Giro (1994) e due al Tour (1994 e 1997).

Quindici anni senza il Pirata. Ma nell’immaginario collettivo, Marco Pantani è ancora pronto a levarsi la bandana dalla testa e scattare in barba ai suoi avversari verso l’ennesima vittoria.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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