Prezzo petrolio: previsioni 2019 e quotazione a febbraio. Il valore

Pubblicato il 7 Febbraio 2019 alle 10:56 Autore: Gianni Balduzzi

Prezzo petrolio, dopo un rally provocato dalle vicende venezuelane la quotazione del greggio si modera. Rimane l’incertezza

Prezzo petrolio: previsioni 2019 e quotazione a febbraio. Il valore
Prezzo petrolio: previsioni 2019 e quotazione a febbraio. Il valore

Movimenti contrastanti nell’ambito della quotazione del petrolio negli ultimi giorni. Una prima influenza l’ha avuta la tensione sulla situazione in Venezuela.

L’Amministrazione Trump ha minacciato sanzioni sulla società petrolifera statale venezuelana, la Petroleos de Venezuela, unico vero polmone dell’economia del Paese Sudamericano. Sono analoghe a quelle già imposte da tempo all’Iran.

Il taglio delle importazioni dei 500 milioni di barili giornalieri da parte degli USA è un colpo importante inferto a Maduro, considerando che già nel 2018 il Venezuela era sceso a un milione di barili al giorno, rispetto ai precedenti 1,6. Tuttavia, il taglio ha influenzato anche i prezzi globali.

Infatti se il 28 gennaio la quotazione Brent del petrolio era scesa sotto i 60 dollari al barile il primo febbraio si è saliti ai massimi del 2019, oltre i 63 dollari. È stato appunto l’effetto della diminuzione dell’offerta di greggio venezuelana.

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Prezzo petrolio, i fattori che frenano la sua crescita

D’altro canto, però, vi sono elementi che hanno spinto verso il basso la quotazione del petrolio. Non a caso questa è scesa dopo il 4 febbraio, quando è tornata sotto quota 62 dollari al barile, e poi è rimasta ad oscillare senza tornare ai livelli di massimo toccati in precedenza.

Una delle ragioni è l’aumento della produzione americana, con le scorte che sono aumentate di 1,3 milioni di barili al giorno.

Inoltre rimane l’incertezza sulle trattative sui dazi tra USA e Cina. E non da ultimo vi è il non aumento del tasso di interesse da parte della Federal Reserve. Negli ultimi anni tassi e prezzo del petrolio sono andati quasi sempre a braccetto. È possibile che uno stop ai rialzi dei primi possa influenzare una moderazione nel secondo e viceversa.

Come spesso accade quindi la presenza di fattori discordanti provoca una incertezza per il futuro dei prezzi nelle prossime settimane

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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