Il rischio povertà in Europa in base all’età – infografiche

Pubblicato il 14 Dicembre 2018 alle 12:24 Autore: Gianni Balduzzi
Il rischio povertà in Europa in base all'età- infografiche
Il rischio povertà in Europa in base all’età- infografiche

La mappa del rischio povertà in Europa nel 2016 e 2017 appare come la dimostrazione dei problemi delle aree più periferiche del continente. Sono proprio i Paesi mediterranei, quelli balcanici e baltici a presentare i valori maggiori. Fino al 25,5% di persone al di sotto del 60% della mediana di reddito della Serbia. In Italia siamo a quota 20,6%, appena sotto i livelli della Grecia e della Spagna.

Sono solo il 9,7% invece in Repubblica Ceca, tra i Paesi meno diseguali in Europa, l’8,8% in Islanda, e l’11,9% in Danimarca.

Attenzione, non si tratta di persone povere, ma che rischiano di divenirlo vivendo in nuclei familiari a basso reddito.

Sono questi i dati del 2016, nel 2017 non sono presenti le statistiche per alcuni Paesi, ma vi sono per l’Italia. Dove c’è stato un leggero calo, sono il 20,3% quelli a rischio oggi. Un calo che è in realtà piuttosto generalizzato.

È possibile infatti selezionare l’anno per cui è possibile osservare i dati, andando indietro fino al 2004. Si noterà come sia stato proprio il 2016 quello peggiore per il nostro Paese, oppure come un Paese simbolo della crescita dell’Est, la Polonia, abbia visto diminuire la quota di chi è a rischio povertà da oltre il 20% al 15% in 12 anni.

Rischio povertà, le differenze per età – infografiche

Vi sono grosse differenze in base all’età che selezioniamo. Nei Paesi scandinavi vi è un alto rischio povertà per chi ha tra i 18 e i 24 anni, maggiore che in Italia. Probabilmente perché escono di casa molto più presto e a quell’età vivono soli con poche entrate.

Le cose cambiano dopo, tra i 25 e i 54 anni. In questo caso i Paesi più poveri, con un rischio superiore al 20%, sono Spagna, Italia, Grecia, Romania.

Tra i 55 e i 64 anni invece c’è più omogeneità, in Germania sono più a rischio povertà che in Italia in questo caso.

Oltre i 65 anni sono veramente pochi quelli che sono in pericolo di divenire poveri un po’ ovunque, ma non nei Paesi Baltici e in Bulgaria, dove superano anche il 30%, e sono più che il doppio che in Italia.

Probabilmente per la differenza nei sistemi pensionistici, da noi ben più generosi

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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