Bollo auto 2018: esenzione senza Legge 104 a coniuge o parenti, quando

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:31 Autore: Daniele Sforza

L’esenzione dal pagamento del bollo auto spetta solo ad alcune categorie di soggetti. Andiamo a vedere quando spetta e se anche il coniuge può beneficiarne.

Bollo auto esenzione senza Legge 104
Bollo auto 2018: esenzione senza Legge 104 a coniuge o parenti, quando

Quando spetta l’ esenzione del bollo auto anche ai parenti


L’esenzione dal pagamento del bollo auto spetta a determinate categorie di soggetti e alla presenza di particolari condizioni. Prima di tutto i titolari di Legge 104 sono esonerati dal pagamento dell’imposta, a patto che sia presente una particolare dicitura sul verbale di accertamento medico. I casi di esenzione senza Legge 104 riguardano invece il tipo di veicolo e per essere più precisi bisognerebbe guardare le agevolazioni previste da ogni singola Regione, visto che si tratta di un tributo (nella maggior parte dei casi) regionale.

Esenzione bollo auto: requisiti e beneficiari

L’agevolazione che prevede l’esonero dal pagamento del bollo auto riguarda in particolare i seguenti soggetti.

  • Non vedenti e sordi;
  • Disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento;
  • Disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
  • Soggetti disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

Relativamente alla seconda e alla terza categoria sopra riportata, si fa riferimento ai soggetti con handicap in situazione di gravità (art. 3 comma 3 della Legge 104/92). Come introdotto dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 5/2012 la condizione indispensabile per ottenere l’esenzione del bollo auto è determinata da un’apposita dicitura sul verbale della commissione medica. Nell’eventualità in cui si legga che “l’interessato non possiede alcun requisito tra quelli di cui all’art. 4 del DL 9 febbraio 2012, n. 5”, allora significa che non si sarà esonerati dal pagamento del bollo.
In quanto all’ultima categoria (ridotte o impedite capacità motorie) l’esenzione è vincolata all’adattamento tecnico-strumentale dei veicoli.

Come capire se si ha diritto all’ esenzione

Esenzione bollo auto: quando spetta a coniuge e parenti

Per fruire di questo beneficio fiscale, è condizione indispensabile che il veicolo sia intestato al soggetto disabile. Può essere però intestato anche alla persona che ha fiscalmente a carico il soggetto disabile, che può essere il coniuge o un parente. Cosa s’intende esattamente per “fiscalmente a carico”? Che il reddito annuo totale del soggetto disabile non sia superiore a 2.840,51 euro. Se invece il reddito del disabile supera questo limite, allora il veicolo dovrà essere necessariamente intestato a quest’ultimo. Dal calcolo del reddito annuo sono esclusi le pensioni di invalidità civile, le pensioni sociali, le indennità di accompagnamento e i redditi soggetti a titolo d’imposta o a imposta sostitutiva. In ogni caso il veicolo deve naturalmente essere utilizzato per il trasporto e comunque a beneficio del disabile.

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Bollo auto: altri casi di esenzione

In caso non si sia titolari di Legge 104, sono comunque previsti alcuni casi particolari di esenzione, normativizzati dalle singole Regioni. Generalmente il beneficio può comportare una riduzione parziale o una esenzione totale dell’imposta per un periodo determinato di tempo. L’agevolazione riguarda i veicoli nuovi non inquinanti o ibridi. Esonerati dal pagamento del bollo auto anche i proprietari delle auto storiche. Per individuare i casi di esenzione previsti dalla nostra Regione di riferimento, è preferibile consultare la normativa a disposizione sul sito ufficiale delle stesse.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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