Verso il Pallone d’Oro 2018: Alarcón Isco, uomo chiave del Madrid

Pubblicato il 25 Ottobre 2018 alle 12:13 Autore: Francesco Vigevani
Verso il Pallone d’Oro 2018: Alarcón Isco, uomo chiave del Madrid

Verso il Pallone d’Oro 2018: Alarcón Isco, uomo chiave nei successi madridisti

Isco Alarcón è sicuramente uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni nel panorama calcistico mondiale. Gran protagonista del Real Madrid di Zinedine Zidane vincitore delle ultime tre edizioni di Champions League, l’esterno offensivo spagnolo è stato giustamente inserito nella lista dei 30 candidati alla vittoria finale del Pallone d’Oro.

Un’ultima annata da assoluto protagonista nelle file del Real premiata nel miglior modo possibile. L’apporto del giocatore nativo di Benalmádena è stato infatti decisivo ai fini della conquista della ‘Decimotercera’ da parte dei Blancos. Tanti assist e prestazioni degne di nota per un talento che avevamo già ammirato ai tempi del Málaga.

Non è un caso infatti che, parlando della stagione attuale, il Real sia andato in grossa difficoltà sia a livello di gioco che di risultati proprio nel momento in cui il fantasista è rimasto lontano dai campi da gioco causa appendicite. Durante la sua assenza gli uomini di Julen Lopetegui hanno difatti battuto il poco invidiabile record della propria storia di 481 minuti consecutivi senza segnare un gol in sfide ufficiali (serie negativa interrotta dal gol dell’1-2 di Marcelo nella sfida interna persa con il Levante lo scorso turno di Liga).

Prima dell’operazione cui si è dovuto sottoporre, infatti, Isco aveva già fornito anche quest’anno prestazioni abbondantemente all’altezza della propria fama, soprattutto nel 3-0 rifilato alla Roma nella prima giornata dell’attuale Champions League, in cui il ‘malagueño’ era riuscito ad andare a segno con una deliziosa punizione sotto l’incrocio a fine primo tempo, battendo un incolpevole Olsen.

Verso il Pallone d’Oro 2018: Isco, piede fatato sui calci piazzati e gran tiratore da fuori area

Già, perché nell’invidiabile repertorio di Isco vi sono senza alcun dubbio le sue grandi traiettorie da palla inattiva, oltre che un tiro da fuori generalmente di notevole precisione (una della sue migliori partite giocate finora in carriera, in tal senso, è rappresentata da Spagna-Italia del settembre 2017, in cui le Furie Rosse si sbarazzarono degli Azzurri di Ventura grazie ad un secco 3-0 griffato Isco e Morata).

Oltre a ciò, parliamo senza dubbio di un giocatore dotato di una tecnica sopraffina; di un controllo palla e abilità nel dribbling fuori dal comune. Rappresenta ad oggi forse la stella più luccicante tra tutte quelle che la scuola calcistica spagnola, grande protagonista degli ultimi anni, ci può offrire. E fortunatamente ce lo godremo ancora per tante altre stagioni, vista la sua giovane età. Isco è nato nel 1992, e nonostante i soli 26 anni può già vantare la bellezza di 4 Champions League conquistate con la camiseta blanca).

Verso il Pallone d’Oro 2018: Isco, penalizzato dal deludente Mondiale in maglia roja

Parlando della lotta al Pallone d’Oro, per il fantasista andaluso sarà veramente arduo ottenere un piazzamento degno di nota in questa speciale classifica. Paga infatti, come del resto tutta la selezione spagnola, un Mondiale ben al di sotto delle proprie aspettative, in cui qualunque addetto ai lavori si sarebbe aspettato qualcosa in più dalla Roja rispetto ai soli ottavi di finale, turno in cui a fine giugno si dovette arrendere ai padroni di casa russi.

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Verso il Pallone d’Oro 2018: Isco, il futuro è ancora dalla sua parte

Essendo però ancora nel pieno della propria attività agonistica, siamo fermamente convinti che questa non sarà affatto la sua ultima candidatura. Tutt’altro: il suo rientro nel match casalingo contro il Viktoria Plzen è difatti coinciso con il ritorno alla vittoria da parte del Real Madrid. E se è vero che l’avversario era indubbiamente alla portata essendo uno dei meno quotati di tutta la competizione, con il recupero di Isco i Blancos torneranno in ogni caso ad avere un apporto fondamentale in termini di assist e qualità in campo.

E’ del tutto lecito dunque aspettarsi di ritrovare Isco anche nelle prossime graduatorie relative al Pallone d’Oro, magari con ambizioni ulteriormente incrementate (tra poco meno di due anni si giocherà la prossima edizione degli Europei, competizione ai cui nastri di partenza la Spagna si presenterà come sempre tra le grandi favorite alla vittoria finale).

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L'autore: Francesco Vigevani