Bollo auto 2018: ricevuta pagamento smarrita, come evitare cartelle

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:21 Autore: Daniele Sforza

Il bollo auto è stato pagato, ma si riceve ugualmente la notifica di mancato pagamento. Cosa fare se abbiamo smarrito la ricevuta? Le info utili a riguardo.

Bollo auto ricevuta pagamento smarrita
Bollo auto 2018: ricevuta pagamento smarrita, come evitare cartelle

Ricevuta bollo auto smarrita: cosa fare


Bollo auto 2018: ricevuta pagamento smarrita, come evitare cartelle

Pagamento bollo auto: come dimostrarlo senza ricevuta

Abbiamo pagato il bollo auto, ma qualche anno più tardi ci arriva la cartella che ci notifica il mancato pagamento della tassa di proprietà del veicolo in quel determinato anno. Con tutti gli adempimenti che abbiamo svolto nel corso degli ultimi anni non ricordiamo effettivamente se la richiesta dell’ente creditore sia giusta. E anche se ricordiamo di aver pagato il bollo, un piccolo dubbio ci sovviene.

In altri casi possiamo invece essere sicuri di non aver mai mancato un pagamento del bollo auto e quindi la notifica del debito ci appare bizzarra. Così, visto che spetterà a noi dimostrare l’avvenuto pagamento, ci mettiamo a cercare la prova, ovvero la ricevuta. Ma dopo ore e ore di ricerche, niente da fare. La ricevuta del pagamento non si trova, l’abbiamo smarrita. Come fare allora per avvalorare la nostra causa e tutelarci di fronte a una richiesta che riteniamo illegittima?

Bollo auto: come e dove pagarlo

Il bollo auto va pagato ogni anno, nel mese successivo a quello in cui l’imposta è andata in scadenza. Ad esempio, se il bollo scade ad agosto, avremo tempo fino al 30 settembre per pagare. Il pagamento del bollo auto può avvenire in diverse modalità.

  • Agenzie di pratiche auto;
  • Delegazioni ACI;
  • BolloNet (servizio online ACI);
  • Sportelli Bancomat e Home Banking presso alcuni istituti di credito;
  • Sportelli Poste Italiane abilitati (eventualmente con il numero di conto corrente della Regione di riferimento);
  • Tabaccherie Lottomatica o convenzionate con Banca 5 S.p.A.;
  • Ricevitorie Sisal abilitate.

Pagamento bollo auto: come dimostrarlo senza ricevuta

È possibile controllare l’avvenuto pagamento del bollo auto sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma solo in determinate Regioni in cui l’imposta viene gestita dall’Agenzia stessa. Pertanto questo strumento online è valido solo per Friuli Venezia Giulia e Sardegna, a cui si aggiungono Marche, Sicilia e Valle d’Aosta. Per effettuare il controllo bisognerà quindi connettersi al sito dell’Agenzia, quindi cercare la voce Servizi e selezionare Bollo Auto, quindi Controllo Pagamenti Effettuati. Si arriverà all’ apposita pagina, dove sarà richiesto di inserire i seguenti dati:

  • Regione beneficiaria;
  • Categoria del veicolo;
  • Targa del veicolo;
  • Anno di pagamento.

Quindi bisognerà selezionare Visualizza Pagamenti per avere accesso all’informazione cercata.

Termini scadenza e prescrizione: come controllare

Pagamento bollo auto: come controllarlo tramite ACI

Per le altre Regioni, bisognerà fare riferimento al sito dell’ACI. Qui basterà cercare nella sezione Servizi l’opzione Bollo auto e quindi cliccare su Assistenza Bollo. In questa pagina troviamo scritto quanto segue. “Qualora abbia ricevuto una comunicazione di pagamento da parte di una delle Regioni/province Autonome indicate nella cartina, ha la possibilità di inviare ad ACI una richiesta di riesame corredata di documentazione in formato elettronico”. La documentazione, da allegare in formato jpeg o pdf, sarà poi valutata da apposito personale. Questo l’elenco delle regioni convenzionate abilitate al servizio.

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Emilia Romagna
  • Lazio
  • Liguria
  • Lombardia
  • Marche
  • Provincia Autonoma Bolzano
  • Provincia Autonoma Trento
  • Puglia
  • Toscana
  • Umbria

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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