Addio a Paul Allen, il co-fondatore di Microsoft. Ecco chi era

Pubblicato il 16 Ottobre 2018 alle 13:29 Autore: Chiara Fazio
paul allen

Addio a Paul Allen, il co-fondatore di Microsoft

Il mondo dell’informatica (e non solo) piange la scomparsa di Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, morto a causa delle complicazioni sorte dopo aver contratto il linfoma non-Hodgkin, lo stesso che aveva già sconfitto nel 2009. L’annuncio della sua morte, avvenuta a Seattle – sua città d’orogine – è stato dato dalla famiglia nella tarda serata del 15 ottobre.

Allen aveva 65 anni. Con lui se ne va un pezzo di storia del sogno americano: figlio di bibliotecari e genio del computer, nel 1975 fondò insieme al suo amico d’infanzia Bill Gates il colosso di Redmond, con il sogno di portare un computer in ogni casa. Nell’83, però, lasciò il timone dell’azienda dopo il peggioramento delle sue condizioni di salute. Rimasto azionista del gruppo pur avendo lasciato il cda, nel 2000 secondo Forbes era ancora il 51° uomo più ricco del mondo con un patrimonio di oltre 17 miliardi di dollari.

Il rapporto di Paul Allen con Bill Gates

Anche il deteriorarsi del rapporto con Gates concorse alla decisione di lasciare le redini del gruppo informatico. Gates e Allen si erano conosciuti frequentando la stessa scuola privata a Seattle ed entrambi avevano abbandonato il college per seguire i loro ideali. Ma il loro legame non fu sempre idilliaco: in un’intervista rilasciata ad una tv americana, Allen confessò che «un giorno al lavoro con lui era come un giorno all’inferno».

Nonostante ciò, tra i due vi era profonda stima e Gates ha inteso ricordare così il suo amico fraterno: «Il mio cuore è spezzato. Da quando eravamo a scuola fino alla fondazione della Microsoft è sempre stato un amico leale e un grande filantropo. Il personal computer non esisterebbe senza di lui».

Anche Satya Nadella, ad della compagnia, ha espresso gratitudine ad Allen per aver dato «un indispensabile contributo a Microsoft e all’industria tecnologica» e per averle insegnato tanto. «Continua ancora a ispirarmi – ha continuato Nadella -, come co-fondatore di Microsoft ha creato prodotti magici ed esperienze nuove, e nel farlo ha cambiato il mondo».

Paul Allen e lo sport

Paul Allen era un grande appassionato di sport, al punto da farne una vera e propria attività. Di sua proprietà erano le squadra di basket Nba Portland Trail Blazers (acquistata nel 1938 all’età di 35 anni) e quella di football dei Seattle Seahawks (salvata da un sicuro trasferimento a sud della California), oltre a possedere una quota in quella di calcio dei Seattle Sounders. Sotto la sua guida, la Seattle Seahawks, che nei vent’anni precedenti era andata ai playoff appena in quattro occasioni, disputò la post-season dodici volte con tre partecipazioni al Super Bowl e la vittoria nel 2014.

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Paul Allen filantropo

Ma Allen era conosciuto soprattutto per essere un filantropo. Donò oltre 2 miliardi di dollari per le cause più diverse: i senzatetto, la ricerca scientifica, la scoperta di relitti della Seconda Guerra Mondiale e le scommesse in società spaziali. Tra i suoi successi, la recente scoperta del relitto dell’incrociatore Indianapolis a 5.500 metri di profondità fatta dall’equipaggio del “Petrel”, nave da esplorazioni e ricerche che faceva capo a lui, seguita al ritrovamento nel 2015 della corazzata giapponese Musashi negli abissi del Mare Sibuyan, al largo delle Filippine. Gran parte della sua fortuna sarà devoluta per scopi umanitari.

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