Occupazione, per Manpower Italia unico Paese in cui potrebbe scendere nel mondo

Pubblicato il 14 Settembre 2018 alle 12:14 Autore: Gianni Balduzzi
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Occupazione, per Manpower Italia unico Paese in cui potrebbe scendere nel mondo

Brutte notizie dal lato occupazione per l’Italia. Ogni trimestre Manpower chiede a migliaia di imprenditori e datori di lavoro se nei successivi tre mesi saranno previste assunzioni, se la forza lavoro aumenterà, diminuirà o rimarrà uguale.

Ebbene, dopo avere aggiustato i dati statisticamente in base alla stagionalità, emerge un saldo negativo del 2%. Se nella gran parte delle aziende non cambierà nulla, saranno comunque più quelle dove l’occupazione calerà di quelle dove aumenterà. E’ un peggioramento rispetto alla relativa stabilità che era tornata nel 2016.

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La cosa di maggiore rilevanza è che l’Italia in questo senso è il Paese in peggiori condizioni nel mondo. Ai massimi vi è la Croazia, con un saldo positivo del 26%, poi il Giappone e Taiwan, l’Unhgeria, gli USA. Persino in Grecia le aziende con assunzioni saranno il 15% in più di quelle con licenziamenti.

Nessuno, tranne l’Italia, ha un saldo negativo.

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Occupazione, va peggio nelle micro-aziende e al Sud

E come già in altre occasioni è nelle micro-aziende che le cose vanno peggio. Vi è lì un saldo negativo del 4%. AL contrario che altrove, dove la situazione è più rosea. Nelle grandi aziende l’occupazione è vista in crescita nel 30% dei casi, con un saldo positivo del 21%, che rimane del 15% in quelle medie. Anche guardando con una prospettiva temporale è evidente che sono le grandi aziende quelle che già dal 2014 si sono riprese meglio, aumentando sempre le assunzioni.

Tuttavia sono le micro-imprese quelle che raccolgono la gran parte dei lavoratori

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Ed è al Sud che le prospettive sono peggiori. Al Centro e al Nord Est il saldo è positivo, mentre al Sud è negativo del 4%, del Nord Ovest del 3%. Nonostante proprio al Nord Ovest vi siano molte grandi aziende.

Non si tratta di un buon viatico per il futuro, considerando che è previsto che anche il PIL è previsto in discesa.

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C’è da sperare che soprattutto nel caso delle micro-imprese i risultati siano anche l’esito di una reticenza a dire che si assume, come capita con le domande sui redditi. Considerando che l’occupazione, pur tra mille contraddizioni, è aumentata nonostante questi saldi negativi o stagnanti negli ultimi anni.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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