Vacanze settembre 2018: mare e montagna, 13 milioni in partenza

Pubblicato il 31 Agosto 2018 alle 00:18 Autore: Martina Andreoni
vacanze settembre 2018 Zacinto Grecia

Vacanze settembre 2018: mare e montagna, 13 milioni in partenza

Anche se come cantavano i Righeira l’estate sta finendo, i numeri indicano un terzo bollino nero per le prossime settimane. È la Federalberghi a confermarlo, con una previsione di 13 milioni di italiani in vacanza nel mese di settembre. Fine della bella stagione quindi ma non delle vacanze per molte famiglie, che scelgono posti meno affollati e prezzi più competitivi.

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Turismo, vacanze settembre 2018: gli italiani scelgono il finale di stagione

Buone notizie per l’Italia del turismo, per cui si prevedono 13 milioni di italiani per le vacanze settembre 2018, pur con l’incognita del meteo. “Questo scenario sulla carta trova una prima conferma nelle tantissime richieste di informazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni e in queste ore.” – dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi– ” Soprattutto molte richieste di famiglie e tante legate al Moto GP di Misano. È chiaro che dobbiamo usare cautela prima di lanciarci in previsioni entusiastiche, perché le richieste devono poi trasformarsi in prenotazioni vere e proprie, ma abbiamo fiducia in un settembre oltre le attese”.

Una scelta che si può ricondurre all’abbassamento dei prezzi dopo Ferragosto, ed a una scelta qualitativa, con posti meno affollati e meno code. Dal 2008 il turismo a settembre in Italia ha visto una crescita di presenze del 36%, con un +18,8% di italiani che preferisce restare nel bel paese. Come di consueto il mare si conferma la meta preferita accogliendo il 67% dei viaggiatori. Seguono la montagna con il 9,5% delle preferenze e le località d’arte maggiori e minori. Il 19,3% dei connazionali invece che si recheranno oltre confine visiteranno soprattutto le grandi capitali europee, prima la Germania.

Cambio di rotta dalle classiche ferie di Ferragosto che interessa anche il mondo del lavoro stagionale per cui il periodo si allungherebbe di due mesi. Occasione, come ben dichiara B.Bocca, per incrementare il tasso di occupazione, con il 47% dei lavoratori periodici sotto i 30 anni ed il 71%  sotto la quarantina. Purché il colore del bollino autostradale non sia lo stesso della situazione lavorativa.

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