Elezioni regionali Lazio 2018: Zingaretti non ha maggioranza, rischio voto?

Pubblicato il 16 Marzo 2018 alle 18:38 Autore: Giuseppe Spadaro
Elezioni regionali Lazio 2018 Zingaretti non ha maggioranza rischio voto ok

Elezioni regionali Lazio 2018: Zingaretti non ha maggioranza, rischio voto?

Il 4 marzo oltre alle elezioni politiche si è votato anche per le elezioni regionali. La tornata di elezioni regionali in Lombardia ha decretato la vittoria di Attilio Fontana e del centrodestra in Lombardia che lavora alla sua giunta. Nel Lazio si è affermato Nicola Zingaretti, riconfermato alla guida della Regione, per conto del centrosinistra. Le elezioni regionali Lazio 2018 sono però contraddistinte da quella che in gergo viene chiamata ‘anatra zoppa’. Il centrosinistra conta meno consiglieri regionali rispetto alle opposizioni. Una condizione difficilissima per avviare l’azione del governo regionale. Cosa succederà adesso?

Elezioni regionali Lazio, Pirozzi lancia l’idea delle dimissioni in blocco

Da Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e neo eletto consigliere regionale, l’idea delle dimissioni in blocco presso un notaio. Una simile azione, se compiuta dalla maggioranza dei consiglieri regionali, decreterebbe lo scioglimento automatico del consiglio ed il ritorno alle urne. ‘Per chi ci sta ho già trovato il notaio, quindi l’iniziativa sarà anche a costo zero per tutti’. Cosi Pirozzi aggiunge ‘per chi invece non accetterà vorrà dire invece che sono altre le dinamiche in gioco’ per poi concludere ‘io non ho necessità di poltrone, di sistemare parenti o amici, la mia è una mossa politica per riportare al voto la Regione’.

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Elezioni regionali Lazio, posizione di Stefano Parisi

Meno drastica la posizione di Stefano Parisi , l’altro candidato alla presidenza eletto tra i banchi dell’opposizione in consiglio regionale, che ha bollato le indiscrezioni come ‘cose lunari’. L’altro leader di centrodestra in regione ha comunque rimproverato al presidente Zingaretti le parole rilasciate in un’intervista in cui ha detto ‘che anche se perdeva la maggioranza in consiglio regionale, andava uguale lo stesso, così era più libero di candidarsi alla guida del Pd’. Senza confermare l’intenzione delle dimissioni notarili Parisi ha riconosciuto ‘il rischio che effettivamente Zingaretti non sia in grado di fare un governo e che si vada a votare’. Da parte sua il Presidente in carica della Regione Lazio Zingaretti va infatti ripetendo in ogni occasione la sua posizione: ‘Se c’è un accordo bene, altrimenti si va tutti a casa’. Una sorta di sfida alle opposizioni.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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