Elezioni politiche, per IPR 7,5 milioni di italiani indecisi potrebbero cambiare le sorti del voto

Pubblicato il 15 Febbraio 2018 alle 11:41 Autore: Gianni Balduzzi
elezioni politiche

Elezioni politiche, per IPR 7,5 milioni di italiani indecisi potrebbero cambiare le sorti del voto

La fondazione Magna Carta di Quagliariello ha svolto una indagine con IPR sul grande popolo degli astensionisti.

E’ probabile che questi saranno più del 25% del 2013, ma supereranno anche il 32% del referendum del 2016, o arriveranno oltre il 40% delle europee?

Quello che è certo è che c’è uno zoccolo duro di persone che non vota da 4/5 anni, sono degli astensionisti di lunga durata, la notizia è che secondo IPR la metà potrebbe essere recuperabile.

Il 48% in particolare.

Perchè il primo 52% è costituito da chi è disgustato, ovvero il 39%, e da chi è indifferente, il 13%. E sono considerati irrecuperabili.

Però quel 48%, 7,5 milioni di persone, raccoglie invece dei disorientati, che sono il 28%, degli attendisti, il 10%, gli arrabbiati, un altro 10%.

Si tratta di motivazioni per astenersi che appaiono non strutturali in questi ultimi casi, ma provocate dalla situazione contingente. Che quindi potrebbe cambiare. Per esempio se l’elettore in questione trovasse una forza politica che possa fargli cambiare idea.

elezioni politiche

Elezioni politiche, non mancano gli ideali, ma c’è sfiducia verso leader e partiti

Gli ideali non mancano secondo IPR, solo il 20% degli astenuti si dichiara priva di idee. C’è dell’altro.

Il 36% non apprezza i leader in campo, il 40% invece non ha fiducia nei partiti esistenti.

In un’altra domanda emerge che un 20% di astensionisti considera di stare a casa anche a causa del Rosatellum, che di fatto non darà una maggioranza certa. Rendendo secondo questi il voto inutile.

Il punto è che non vi sono in queste elezioni forze completamente nuove che possano attrarre questi astensionisti potenzialmente mobili. Neanche il Movimento 5 Stelle, che si ripresenta per la seconda volta, con la stessa piattaforma.

Per il resto vi sono nuovi simboli che però rappresentano realtà politiche già esistenti. Come è normale del resto.

Ma chi tra gli astensionisti chiede un’offerta totalmente nuova potrebbe non trovarne e confermare la scelta di non recarsi alle urne

PAGINA SPECIALE SULLE ELEZIONI POLITICHE A QUESTO LINK

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOKTWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

 

 

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
Tutti gli articoli di Gianni Balduzzi →