Mutui 2018: continua la flessione negativa della surroga e i tassi restano minimi

Pubblicato il 13 Gennaio 2018 alle 12:54 Autore: Redazione
mutui banche

Mutui 2018: continua la flessione negativa della surroga e i tassi restano minimi

 

Il mercato dei finanziamenti ipotecari. relativo al 2017, si è chiuso con una flessione negativa del 10,3%, con un volume complessivo di credito erogato pari a 50 miliardi di euro.

La notizia potrebbe sembrare, in prima battuta, negativa, eppure gli esperti ci rassicurano sul contrario. Certamente bisogna leggere con attenzione i dati economici, approfondendo le diverse voci, senza fermarsi ai numeri generali, ed è proprio quello che abbiamo intenzione di fare con questo articolo.

 

È lo stesso CRIF, la Centrale Rischi Finanziari,la società che detiene i database dei dati finanziari dei cittadini, a spiegare che a essere scese, anche in modo significativo, sono le richieste per la Surroga o la Sostituzione, mentre appaiono in salita i mutui nuovi, richiesti principalmente per l’acquisto di immobili, dati che dimostrano un rinnovato interesse da parte dei consumatori nei confronti del tanto amato mattone, segnale che indica quanto, forse, questa crisi economica in cui siamo sprofondati abbia davvero i giorni contati.

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Che cos’è, però, esattamente la Surroga? Introdotta nell’ormai lontano 2007 con il Decreto Bersani, permette ai consumatori di trasferire un mutuo già in essere e stipulato con una specifica banca ad un altro istituto di credito che offre condizioni economiche migliori. Di fatto questo, in concomitanza con altri strumenti, ha permesso una liberalizzazione del mercato creditizio, grazie alla quale sono stati presentati prodotti finanziari estremamente concorrenziali e vantaggiosi, come il mutuo UniCredit Finalità Surroga, per fare l’esempio di uno degli strumenti più flessibili e versatili attualmente disponibili in questo ambito.

Ovviamente le opportunità offerte con le misure del Decreto hanno spinto molti clienti a richiedere, in questi anni la Surroga. Il dato, dunque, relativo alle richieste in calo non deve preoccupare, poiché indica che non ci sono più molti mutui “tossici” e che il panorama è stato profondamente rinnovato in positivo.

 

Nulla di cui preoccuparsi, dunque, a conferma che il settore del credito sta vivendo un periodo di estrema vitalità.

Le previsioni per il 2018 affermano, quindi, l’ottimismo generale e non destano la preoccupazione degli esperti di economia. Continueranno a calare, molto probabilmente, le domande di Surroga e di Sostituzioni e, grazie anche a un mercato immobiliare in forte ripresa, si resta in attesa che continuino a crescere i nuovi mutui, anche grazie a una maggior stabilità finanziaria dei consumatori, i quali, come anche i recenti dati Istat hanno dimostrato, stanno piano piano uscendo dalla crisi del mondo del lavoro che ha interessato l’ultimo decennio.

Concludiamo sottolineando che i prezzi degli immobili, così come i tassi dei mutui, sono ai minimi storici e e non si prevedono impennate, né dei primi né dei secondi, nel corso dell’anno appena cominciato.

L'autore: Redazione

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