Elezioni 2018: mappa dei candidati Pd, cosa sappiamo a inizio gennaio

Pubblicato il 9 Gennaio 2018 alle 15:02 Autore: Daniele Sforza
Elezioni 2018: mappa candidati PD

Elezioni 2018: mappa dei candidati Pd, cosa sappiamo a inizio gennaio.

Il Partito Democratico si trova a un bivio piuttosto importante alla vigilia delle elezioni 2018. Parte da sfavorito secondo gli ultimi sondaggi. Per questo motivo ogni nome risulta importante per portare a casa il risultato. Come direbbe un allenatore di una squadra di calcio che lotta per non retrocedere. L’obiettivo, a livello nazionale, è quello di raggiungere una percentuale almeno a quel 25% totalizzato da Bersani nel 2013. O almeno questo è quanto auspicato ieri Matteo Renzi a Otto e Mezzo.

Nella mappa delle preferenze elettorali, oggi l’Italia vira verso il centrodestra, in particolar modo a nord (fatta eccezione per il Trentino e forse per la Val d’Aosta) e Sud. Al centro la partita è ancora aperta, vista la reggenza delle evergreen Emilia-Romagna e Toscana. A fornire ancora qualche dubbio, invece, Umbria e Marche, con la prima regione che resta comunque più “rossa” che altro. Poi ci sono le grandi città, dove il PD potrebbe spuntarla in qualche collegio uninominale. Ed è qui che bisognerà puntare le pedine migliori.

Elezioni 2018: candidati PD nei collegi uninominali

Meglio metterci la faccia, insomma. Partendo da sfavoriti, tutto quello che può capitare potrebbe essere un bene. Ci sono però nomi sicuri che non dovrebbero andare a perdere la faccia. Tra questi quello di Gentiloni, direttamente chiamato in causa da Renzi. Qualcuno avrebbe voluto riservargli un posto sicuro nel proporzionale, ma alla fine potrebbe spuntarla anche in qualche collegio. Forse a Roma, forse altrove. Insomma, ci metteranno la faccia tutti: perfino lo stesso ex premier, che ha annunciato la sua candidatura nel collegio a Firenze, e nel proporzionale in Campania e Lombardia. Anche la Boschi scenderà in campo, con ogni probabilità in Toscana (forse Lucca, forse Grosseto).

Per quanto riguarda i restanti nomi, Padoan dovrebbe correre a Milano, mentre Franceschini dovrebbe andare a Ferrara. Secondo quanto riporta Quotidiano.net, ci sono anche i nomi di Orlando e Delrio, i quali dovrebbero correre rispettivamente a La Spezia e a Reggio Emilia.

Elezioni 2018: Partito Democratico, c’è già il verdetto?

In base alle ultime rilevazioni, il Partito Democratico rischia di prendere una seria batosta. Nel complesso potrebbe contare più seggi del Movimento 5 Stelle, fatta eccezione per Lazio e isole maggiori, dove il risultato è ancora incerto. Ma restare molto distante dal centrodestra. Per questo molti candidati PD preferiscono fuggire sulla barca più sicura del proporzionale. Sotto questo aspetto, assume ancora più rilevanza il diktat di Renzi. “Tutti devono metterci la faccia”. La verità è che le liste sono ancora piene di buchi, ma i nomi candidabili ci sono.

In diverse regioni, forse, l’ex presidente del Consiglio sta aspettando di vedere i diretti rivali per decidere la rosa definitiva. Un segnale questo che fa evincere il clima di verdetto già deciso. Regioni rosse a parte, altrove potrebbe esserci una sconfitta pesante per il PD. Da qui l’elenco dei nomi “sicuri” – Gentiloni compreso – da inserire nelle piazze vincenti. Da qui le altre liste dei nomi incerti e perdenti, che saranno svelate solo nei prossimi giorni. E sulle quali, come di consueto, vi terremo aggiornati.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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